Tabby ha la faccia da tablet ed è un valoroso guerriero. Il suo obiettivo? Fermare il malvagio dottor Lemonkus
Un metroidvania meno ostico degli altri, con una grafica che non si inchina al retro gaming, ma osa qualcosa di diverso. Kunai, il titolo sviluppato dalla software house olandese TurtleBlaze, è disponibile anche su Nintendo Switch, dove abbiamo affrontato un videogioco ambientato in un futuro post apocalittico, governato da robot killer. Nella rapida introduzione scopriamo che un sogno si è tramutato in un incubo per l’umanità e ora il male governa il mondo con tecnologie spietate e truppe di umanoidi. Ma la resistenza non è sconfitta del tutto e grazie al coraggio di alcuni partigiani futuristici il nostro protagonista viene attivato e liberato. Faccia da tablet e un mantello da nobile cavaliere: Tabby, questo il suo nome, è pronto a sconfiggere il temibile dottor Lemonkus.
Leggi anche: Morbid: The Seven Acolytes, l’RPG che ci riporta nel mondo di The Witcher
Kunai: la nostra ultima speranza
Come in tutti i titoli metroidvania, la mappa è tra gli elementi più importanti del gameplay. Il mondo di Kunai è ben caratterizzato, con spazi pieni di ostacoli da superare e da scoprire. Nei primi attimi di gioco non avremo altro che la possibilità di saltare, ma ben presto il nostro eroe scopre che dietro l’angolo sono disponibili armi e oggetti utilissimi per farsi strada nel mondo. Il metodo di combattimento scimmiotta quello dei ninja (la prima arma che brandiremo è la katana), con la necessità di studiare i nemici e i loro punti deboli.
Leggi anche: Outpost Delta: su Nintendo Switch un tuffo nei Metroidvania anni ’80
Per procedere al meglio in Kunai è fondamentale il backtracking, ovvero esplorare zone della mappa in cui si è già stati (per aprire porte prima inaccessibili, ad esempio). I nemici che avete già battuto saranno lì ad aspettarvi, pronti a farvi esercitare all’arma bianca o con bocche di fuoco. Tra gli aspetti positivi del videogioco non è da sottovalutare anche la presenza di sottotitoli in italiano che, in titoli così immersivi, permettono al giocatore di seguire la storia in tutti i dialoghi. Pregevole anche il lavoro sul sound design (questo sì in perfetto stile retro gaming), calzante con l’atmosfera da fine del mondo con cui dobbiamo confrontarci.