Si chiama ‘Referee Simulator’ ed è il primo videogame in cui poter mettere i panni di un arbitro e gestire così tutte le scelte che competono al direttore di gara: dai falli, alle simulazioni, ai cartellini gialli o rossi
Robert Lewandowski non è solo lo straordinario attaccante del Bayern Monaco e della Nazionale polacca, infatti quando è lontano dal palcoscenico del calcio è anche un imprenditore. Al momento, il centravanti polacco, sta finanziando lo sviluppo di un gioco di simulazione calcistica, potenzialmente rivoluzionario nel mondo dei videogiochi. Il progetto è quello di realizzare insieme alla casa ‘Goat Gamez’, un videogioco in cui sia possibile vestire i panni di un arbitro e gestire così tutte le scelte che competono al direttore di gara. La data di uscita non è ancora stata comunicata, né sappiamo in che piattaforme sarà disponibile, ma sul sito Steam il gioco ha già una pagina dedicata.
Video trailer già online
Il videogioco ha già un nome: “Referee Simulator“ e su Youtube (video qui sotto) il trailer è già virale. Dalle immagini a disposizione abbiamo appreso delle informazioni interessanti, per esempio, nel video, si evince che saranno tre i parametri che variano di partita in partita: la resistenza fisica, il rispetto dei giocatori e del pubblico, che può aumentare o diminuire a seconda dei provvedimenti presi e lo stress, che cambia in funzione degli eventi chiave della patita (cartellini, risse, potreste ecc.). L’arbitro (come avviene a volte nelle partite reali) dovrà anche evitare bottiglie dagli spalti, o che i calciatori si avvicinino troppo per protestare a causa di un cartellino.
Referee Simulator: c’è anche la VAR
Il videogioco Referee Simulator è un gioco altamente realistico e per questo, molto coinvolgente. Il giocatore vivrà le partite dal punto di vista arbitrale, in prima persona e non avrà l’aiuto degli assistenti di gioco. L’occhio del giocatore deve rimanere attento a tutte le azioni di gioco: le spinte, i falli offensivi e anche il fuorigioco, per i quale è possibile il consulto della VAR proprio come avviene nelle partite vere.
Il giocatore vivrà una simulazione altamente realistica dove avrà la meglio chi rimarrà più calmo nelle varie situazioni di gioco e prenderà le decisioni migliori. In Referee Simulator, i giocatori possono mancarci di rispetto, colpirsi a vicenda e persino fingere infortuni se la loro squadra ha bisogno di perdere un po’ di tempo. Starà all’arbitro valutare tutte queste situazione e prendere la decisione corretta.
Lewandowski nel business, come lui tanti altri suoi colleghi
Oltre a lui Giorgio Chiellini, insieme al fratello Claudio, è il proprietario una società che si occupa di diritti di immagine, la BTB Media e Comunicazione. Ancora, D’Ambrosio, difensore dell’Inter, è entrato nel mondo rella ristorazione, aprendo a Milano il ristorante “Caveau di tradizioni”, di cucina tradizionale napoletana. Caputo della Samp ha inventato una birra artigianale, la “Pagnotta”, Bonifazi del Bologna produce olio insieme alla sua famiglia. Insomma, sono tanti, i giocatori che si sono serviti della propria popolarità nel mondo del calcio per avviare delle attività parallele alla loro carriera sportiva e Lewandowski fra questi sembra essere uno dei più promettenti.
Ibrahimovic e BuddyFit
Nel settore tech invece segnaliamo BuddyFit la startup che ha avuto anche l’appoggio importante di Zlatan Ibrahimovic, divenuto Global Ambassador & Partner, e Diletta Leotta. La piattaforma consente alle persone di allenarsi da casa seguendo un corso in streaming tramite smartphone, pc o smart TV. A differenza di altre app di fitness che forniscono una scheda di allenamento, Buddyfit offre un allenamento in diretta con un professionista (personal trainer o sportivo) da seguire insieme ad altre persone connesse con cui interagire