Tra le novità che dovrebbero trovare posto nella Legge di bilancio 2020 un credito fiscale del 90% per chi restaura la propria abitazione
Non fa esattamente parte di quel Green New Deal sbandierato in più occasioni dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ma anche il “bonus facciate” potrà avere ripercussioni sulla sostenibilità ambientale, soprattutto nei casi in cui si procederà al ripristino di vecchi palazzi così mal ridotti che i danni esterni si ripercuotono sulla coibentazione interna.
Cos’è il bonus facciate
«Nella legge di bilancio una norma coraggiosa che renderà più belle le città italiane. Con il bonus facciate un credito fiscale del 90% per chi rifà nel 2020 la facciata di casa o del condominio, in centro storico o periferia, nelle grandi città o nei piccoli comuni!», ha twittato il ministro ai Beni culturali, Dario Franceschini.
Nella legge di bilancio una norma coraggiosa che renderà più belle le città italiane. Con il #bonusfacciate un credito fiscale del 90% per chi rifà nel 2020 la facciata di casa o del condominio, in centro storico o periferia, nelle grandi città o nei piccoli comuni! pic.twitter.com/eJYLt0qTYg
— Dario Franceschini (@dariofrance) October 16, 2019
In effetti, l’intervento del governo esonda dalla semplice ristrutturazione e potrebbe dare nuovo volto ai nostri borghi, concorrendo alla ripresa dell’economia (soprattutto delle maestranze) e mettendo d’accordo una volta per tutte le assemblee condominiali, solitamente litigiose quando si tratta di deliberare su simili spese.
Leggi anche: Ecobonus, in manovra estensione degli incentivi per la casa green
Qualcosa di molto simile accadde in Francia, negli anni Sessanta, quando fu approvata la “loi Malraux” (dal nome del ministro della Cultura dell’epoca, lo scrittore André Malraux) dove, grazie a un simile sussidio, si contribuì al restauro dei borghi e delle periferie dell’intero Paese, che ancora oggi vanta oggi piccoli gioielli in piena forma, soprattutto se comparati con i nostri centri storici, davvero troppo spesso degradati.
Il murale “Hunting Pollution“ realizzato a Roma, nel quartiere Ostiense
«Una detrazione per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici (il «bonus facciate») per dare un nuovo volto alle nostre città», ha spiegato il ministro all’Economia, Roberto Gualtieri. Il bonus facciate, che si sostanzierà in un credito fiscale del 90%, avrà una durata temporale ridotta: 12 mesi, ovvero coprirà esclusivamente i lavori eseguiti o iniziati nel 2020. Contribuirà non solo alla riqualificazione urbana ma anche alla rivalutazione degli immobili e, se avesse fortuna, persino di interi quartieri.
Gli altri incentivi green del 2020
La misura, su cui pende ancora la spada di Damocle della formula “salvo intese” (quindi quanto annunciato a Bruxelles potrebbe essere interamente rivisto dal governo, tenendo fermi i numeri su cui si troverà l’accordo con l’Ue), si accompagnerà alla proroga degli incentivi green: dureranno fino il 31 dicembre 2020 i bonus del 50% e del 65% per l’installazione di pannelli solari, di nuovi impianti di riscaldamento e di micro-cogeneratori) così come gli incentivi per l’acquisto di elettrodomestici di classe energetica avanzata.
Secondo l’ultimo censimento Istat, sul territorio nazionale, gli edifici e i complessi ammontano a oltre 14 milioni e mezzo (per la precisione, 14.515.795). Per la precisione, gli edifici ammontano a 14.452.680 e i complessi a 63.115. Di questi, 1.847.767 sono stati rubricati sotto la dicitura “stato di conservazione mediocre”.