I 120 milioni di euro messi a disposizione dal Decreto Rilancio potrebbero non bastare per accontentare tutti
Gli italiani stanno comprando una marea di biciclette e monopattini, ma non hanno ancora chiaro se basteranno tutti i soldi per avere il rimborso. Sia sulle piattaforme e-commerce sia nei rivenditori è difficile trovare il modello che si sta cercando e i tempi di attesa si allungano. La prevedibile impennata provocata dall’incentivo del bonus mobilità sta mettendo a dura prova negozi e produttori. Si è parlato dell’ipotesi di un’app, di un rischio click day e di risorse inadeguate rispetto alla domanda. In questo periodo StartupItalia ha intervistato Piero Nigrelli, direttore del settore ciclo di ANCMA («A fine estate ci saranno un milione di bici in più») e Diego De Lorenzis, deputato del Movimento Cinque Stelle («Erano dieci anni che lo Stato non interveniva in maniera così forte sul tema degli incentivi alla mobilità sostenibile»). Ma cosa si sa finora del bonus mobilità?
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Avrò il rimborso? Ci sarà il temuto click day?
Il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, ha già detto di essere al lavoro per rimpinguare il fondo destinato al bonus mobilità. Stando al Decreto Rilancio ci sono a disposizione 120 milioni di euro, ma i critici – e il Governo stesso – sono convinti che queste risorse non basteranno per accontentare tutti. Ricordiamo che il bonus mobilità è valido per tutti gli acquisti fatti tra il 4 maggio 2020 e il 31 dicembre 2020. Subito dopo il varo del Decreto Rilancio non è stato subito chiarito come ottenere il rimborso fino al 60% del prezzo (per un massimo di 500 euro): applicazione o sito? Il deputato Diego De Lorenzis ha spiegato a StartupItalia che la procedura avverrà su una piattaforma del Ministero dell’Ambiente – a partire dalla seconda metà di luglio – e lo stesso onorevole ha dichiarato di aver già chiesto al ministro dell’Innovazione, Paola Pisano, se fosse possibile utilizzare anche l’app IO, utilizzata per i pagamenti alla PA per ottenere il rimborso.
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Con così tante biciclette e monopattini in circolazione – e, immaginiamo, altrettante domande di rimborso da inoltrare – non è ancora scongiurato il rischio click day, magari con un “secondo tempo” della figuraccia fatta dall’INPS il primo aprile scorso, il giorno di inaugurazione del bonus 600 euro, quando il sito dell’Istituto andò in crash sotto la mole delle richieste.
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Chi può avere il rimborso?
Sono tanti i sindaci di piccoli comuni che hanno protestato contro la norma che riserva il bonus mobilità soltanto ai residenti di alcune città, escludendo di fatto le più piccole. Come spiega il sito del Ministero dell’Ambiente infatti «possono usufruire del buono mobilità per l’anno 2020 i maggiorenni che hanno la residenza (e non il domicilio) nei capoluoghi di Regione (anche sotto i 50mila abitanti), nei capoluoghi di Provincia (anche sotto i 50mila abitanti), nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti e nei comuni delle Città metropolitane (anche al di sotto dei 50mila abitanti)». Su questo aspetto la palla ora è nelle mani del Parlamento che può emendare il testo.