Siamo ormai ampiamente all’interno di quella primavera che, qualche mese fa, guardavamo con timore per via dello sciopero di attori e sceneggiatori, e forse possiamo dire, con somma cautela, che non sta andando malissimo. Lo sciopero ha effettivamente ridotto moltissimo la produzione seriale dell’autunno, costringendo le generaliste americane a settimane di repliche, e ha rimandato molti film e progetti seriali che, se andiamo a guardare l’elenco, ci fanno scendere la lacrimuccia.
Tuttavia, la produzione hollywoodiana ha dimostrato di saper essere resiliente: fra riorganizzazioni, spostamenti di palinsesti, produzioni accelerate e magheggi vari, stiamo assistendo a una primavera che, pur in presenza di un numero effettivamente inferiore di titoli nuovi, non sta facendo mancare alcune chicche interessanti.
Aprile non sarà da meno: grandi interpreti, adattamenti costosi e molto ambiziosi, perfino esperimenti d’autore che potrebbero rivelarsi fallimentari, oppure piccole gemme da custodire gelosamente nella memoria negli anni a venire. Staremo a vedere, ma intanto una bella lista la possiamo fare eccome. E gli amanti dei videogiochi saranno ansiosi di vedere come se la caverà Fallout.
Ripley
Apriamo il mese con un prodotto dichiaratamente d’autore, magari nemmeno semplicissimo, ma che promette una rilettura interessante di una storia diventata classico. Parliamo della vicenda di Tom Ripley, protagonista dei romanzi di Patricia Highsmith, già portati sullo schermo ne Il Talento di Mr. Ripley, del 1999.
La storia è quella di un uomo inviato in Italia a cercarne un altro, una missione che prenderà una piega alquanto inaspettata proprio a causa del carattere, delle abilità e degli obiettivi occulti di Ripley.
Alla regia e alla sceneggiatura di questa miniserie Netflix c’è Steven Zaillan, premio oscar per il copione di Schindler’s List, e nei panni del protagonista troviamo Andrew Scott, talentuosissimo attore irlandese già adorato in Fleabag.
La vicenda è ambientata negli anni Sessanta e raccontata attraverso un bianco e nero fascinoso e pieno di stile.
Quando: 4 aprile. Dove: Netflix
Sugar
Proprio quando sembrava che la cara e vecchia figura del detective talentuoso e complessato, tipica di tanta letteratura e cinema pulp del Novecento, fosse ormai scivolata in un angolo della Storia, ecco che Apple TV+ la rispolvera con un protagonista d’eccezione: Colin Farrell, tornato sulla cresta dell’onda anche grazie al suo Pinguino nell’ultimo film di Batman, che a breve avrà uno spinoff seriale.
John Sugar è un detective privato, incaricato di ritrovare la nipote scomparsa di un leggendario produttore cinematografico. Scritta da Mark Protosevich (The Cell, Io Sono Leggenda), Sugar promette atmosfere alla James Ellroy, ma la piattaforma sta anche insistendo molto sul fatto che quello che sembra un noir classicissimo, in realtà non lo sarà del tutto.
A questo punto siamo curiosi.
Quando: Dal 5 aprile. Dove: Apple Tv+
Fallout
Se c’è una cosa che ormai non fa più notizia, è l’attenzione che Hollywood riserva a fonti diverse da quelle letterarie per trovare spunti per la sua serialità: film, altre serie tv, videogiochi. E questo mese la bomba (il termine non è casuale) potrebbe essere Fallout.
Tratta da una famosissima saga di videogame, Fallout racconta una Los Angeles radioattiva e irriconoscibile, trasformata in un deserto post-guerra atomica. La storia è completamente originale rispetto ai videogiochi, ma con Fallout conta l’atmosfera: un futuro che in realtà pare più un’ucronia, con scenari iper-tecnologici ma legati a uno stile più vicino agli anni Cinquanta, in un miscuglio che da sempre affascina i videogiocatori e che ha altissime probabilità di risultare impattante anche con la fiction.
Al timone del progetto ci sono Jonathan Nolan (fratello di Christopher) e Lisa Joy, che già avevano dato vita a Westworld, la cui influenza pare evidente fin dal trailer.
Potrebbe davvero essere la “cosa grossa” di questo mese.
Quando: 11 aprile. Dove: Prime Video.
Franklin
Nell’ottobre del 1776 Benjamin Franklin, famosissimo scienziato e politico americano, co-firmatario, pochi mesi prima, della Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti, partì per la Francia in missione diplomatica, per cercare alleanze in difesa della neonata nazione contro i nemici inglesi.
Quella missione, solitamente poco raccontata, fu in realtà decisiva per il consolidamento e la prosperità degli Stati Uniti, e ora viene descritta da una miniserie storica di Apple Tv+ che propone di gettare una luce chiara e inedita su un pezzo importante di storia americana.
L’immediato plus è rappresentato dall’ingaggio di Michael Douglas per la parte del protagonista: reduce dalla deliziosa The Kominsky Method, Douglas compirà ottant’anni il prossimo settembre, ed è lecito pensare che la pensione non sia così distante. Godiamocelo finché c’è.
Quando. Dal 12 aprile. Dove: Apple Tv+
The Sympathizer
Un romanzo premio Pulitzer. Una casa di produzione fra le più frizzanti e innovative del panorama attuale. Un regista di culto. Un attore leggendario, fresco vincitore di Oscar.
Dovrebbero esserci tutti i motivi per tenere d’occhio The Sympathizer, in arrivo su Sky, tratta dall’omonimo romanzo di Thanh Nguyen, prodotta dalla A24 fresca vincitrice di numerosi premi con Beef, diretta per tre episodi da Park Chan-wook (regista di Oldboy) e interpretata fra gli altri da Robert Downey Jr., a cui dovrebbe essere affidata una parte particolarmente istrionica.
La storia è quella di una spia comunista che, alla fine della Guerra del Vietnam, va in esilio negli Stati Uniti, e lo stile dovrebbe oscillare continuamente fra la spy story, il thriller, la commedia nera e la vera e propria satira. Il trailer è strano, assurdo, stimolante. Non vediamo l’ora.
Quando: Dal 15 aprile. Dove: Sky
Dead Boy Detectives
Per la “quota ragazzi” di questo mese, ma chissà se poi sarà davvero così, arriva una serie che inizialmente doveva finire su HBO Max come spinoff della supereroistica Doom Patrol, e che invece ora arriva su Netflix all’interno dell’universo narrativo di Sandman. Questo per dire quanto possano essere porosi i confini della fantasia dei grandi autori.
Neil Gaiman, creatore per l’appunto di Sandman, ma anche di Good Omens e American Gods, dà vita ai personaggi di due fantasmi che decidono di risolvere crimini sulla Terra. A gestire l’adattamento televisivo c’è Greg Berlanti, già a capo dei vari supereroi DC e autore molto bravo ad adattarsi allo stile delle reti e delle piattaforme che lo ospitano. Un viaggio fra le dimensioni che si prospetta bizzarro e divertente.
Quando: 25 aprile. Dove: Netflix