Il neo inquilino del dicastero all’Ambiente ha dettato i punti salienti della linea del governo gialloverde
Incentivi per chi vuole investire sulla green economy e lotta serrata a chi commette ecoreati. E’ questa, in estrema sintesi, la linea dettata dal neo ministro all’Ambiente, Sergio Costa (M5S) e illustrata nella relativa Commissione del Senato. Ma andiamo con ordine.
Meno burocrazia per gli imprenditori green
Costa ha annunciato di voler incentivare la mobilità sostenibile, con mezzi a basse o zero emissioni, infrastrutture di ricarica, reti ciclabili e rinnovamento delle linee ferroviarie locali tramite il ricorso agli incentivi fiscali. La leva fiscale verrà usata anche per spronare l’economia circolare. Ma, soprattutto, Costa ha promesso meno burocrazia per le aziende che fanno green economy e di rendere le pubbliche amministrazioni un esempio virtuoso nell’efficienza energetica nella riduzione dei rifiuti. Sempre a tema PA, il ministro dell’Ambiente ha annunciato una revisione delle opere infrastrutturali nazionali in vista della loro sostenibilità ambientale.
Meno plastiche e imballaggi per salvare i mari
Per quanto riguarda invece la gestione dei rifiuti, Costa ha annunciato la necessità di eliminare la plastica monouso e ha dichiarato guerra all’emergenza del “marine litter” (rifiuti in mare), anche passando per un aumento della differenziata e per la riduzione degli imballaggi. Il nuovo titolare del dicastero all’Ambiente ha inoltre toccato il tema delle 13 procedure di infrazione attivate dall’Unione europea contro il nostro Paese per deficit ambientali annunciando di voler arrivare all’azzeramento.
Costa: lotta serrata agli eco-criminali
Infine, Costa ha parlato di eco-reati e di eco-mafie. Per il ministro è necessario procedere con un inasprimento delle cornici edittali previste dal codice penale e con un aumento dei controlli da parte delle forze dell’ordine, incrementando l’organico di Carabinieri e Guardia Costiera. Parlando dell’annosa questione della “terra dei fuochi”, infine, il ministro ha auspicato la possibilità di poter intervenire contro chi delinque anche con strumenti più efficaci quali la confisca e il sequestro dei beni.