L’ultimo round da 2,65 miliardi di dollari. Dal Michigan gli Electric Adventure Vehicles
In un articolo pubblicato sul New York Times ci si chiede se la startup americana Rivian possa replicare lo stesso successo ottenuto da Tesla negli ultimi anni. L’azienda che produce auto elettriche è infatti la più capitalizzata al mondo – nel 2020 ha superato il gigante Toyota – e, pochi giorni fa, il suo Ceo Elon Musk è diventato l’uomo più ricco del pianeta proprio grazie all’impennata delle azioni della casa automobilistica in Borsa. Ma a quanto pare c’è spazio per altri soggetti: tra i clienti (e investitori) di Rivian c’è anche Amazon, che ha già ordinato 100mila furgoni elettrici per riconvertire la flotta in ottica green e venire incontro al boom di ordini.
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Rivian: la storia
Fondata nel 2009 dall’attuale CEO Robert ‘RJ’ Scaringe, dopo una laurea al MIT in ingegneria meccanica, Rivian ha lavorato per anni sullo sviluppo dei veicoli elettrici. Fino al 2018, quando ha sfornato i suoi primi due modelli: il pickup R1T e il SUV R1S. Come ha spiegato l’amministratore delegato «è stato davvero difficile arrivare fin qui, molto di più di quanto pensassi». Potrebbe sorprendere: per un decennio Rivian è stata un’azienda innovativa del settore automotive senza avere neanche un’auto sul mercato. Pochi giorni fa ha però annunciato un nuovo round di investimento da 2,65 miliardi di dollari.
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Le differenze con Tesla
«Passeremo da un mondo in cui le auto elettriche, da minuscolo sottoinsieme, rappresenteranno il 100% del mercato», ha dichiarato Scaringe. In questo, la visione del CEO di Rivian combacia alla perfezione con quella di Elon Musk. Il volto di Tesla da anni sostiene che la mobilità e i trasporti affronteranno un percorso di elettrificazione. Ma c’è una differenza tra la californiana Tesla e Rivian (che ha sede a Plymouth, nel Michigan): se la prima sforna veicoli eleganti, la seconda è più concentrata su auto sportive come i pickup. «C’è la falsa percezione che il vincitore si prenda tutto – ha spiegato il CEO di Rivian – ma i consumatori devono avere marche diverse». Il successo di Tesla, in altre parole, non escluderebbe affatto quello di Rivian.