Solarglass è la terza generazione di un prodotto in cui Musk crede molto. Su Twitter l’imprenditore ha dato l’annuncio su Twitter: è in vendita
«Questo è un prodotto molto importante». Ogni volta che Elon Musk deve annunciare qualcosa, prima di tutto lo confida ai suoi milioni di follower su Twitter. Solarglass, la terza generazione di pannelli solari targati Tesla, entrano in commercio e, per ora, verranno installati soltanto su tetti di abitazioni nella Baia di San Francisco, come ha scritto il sito TechCrunch. Ve ne avevamo già parlato: l’ultima creazione di un’azienda, il cui CEO si divide tra macchine elettriche e spedizioni su Marte, è stata pensata per essere efficiente e non troppo costosa. Nei tweet in cui Musk risponde alle curiosità dei suoi seguaci, l’imprenditore ha garantito che presto questi pannelli saranno disponibili anche per i mercati europeo e cinese. Navigando sul sito ufficiale sembra però che i clienti italiani possano già permettersi un pre-ordine.
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© Fonte: profilo Twitter Tesla
Non finiranno come Cybertruck
Realizzati per mimetizzarsi con il tetto, i pannelli Solarglass di Tesla sono il terzo tentativo di sbarcare nel mercato dell’energia domestica da parte della multinazionale di Elon Musk, un visionario dei nostri tempi. Secondo il tariffario disponibile sul sito ufficiale, un pannello solare da 10 kW costa 42.500 dollari, ovvero quasi 39mila euro. Non si sa ancora quanti ne verranno installati, ma stando alle precedenti comunicazioni l’azienda ha in cantiere di spedirne un migliaio a settimana.
Order at https://t.co/byFVU5nF9W https://t.co/4lD1mVHKy6
— Elon Musk (@elonmusk) February 9, 2020
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Come è spiegato sul sito di Solarglass, Tesla ha realizzato questi pannelli solari dotandoli di una struttura resistente agli urti, in particolare modo alla grandine. Un chicco grande cinque centimetri, per fare un esempio, urta ogni superficie a una velocità superiore ai 160 km/h, mettendo a rischio prodotti così esposti alle intemperie. Ma Tesla ha garantito che i suoi Solarglass hanno superato tutti i test contro una pioggia di ghiaccio, come immaginiamo tutte le altre aziende concorrenti che non resterebbero in piedi dopo la prima bufera. Ma l’avviso di Tesla forse non è casuale, visto il siparietto che qualche mese fa ha lasciato Elon Musk senza parole di fronte al finestrino del suo bolide Cybertruck ridotto in mille mezzi da una palla metallica durante la verifica della (presunta) indistruttibilità.