«Cos’hanno in comune l’imperatore Sandro Pertini e le Spice Girls? Niente, se non forse la data dell’8 luglio, quando nel 1978 il primo fu eletto settimo presidente della Repubblica Italiana, e quando le seconde nel 1996 fecero uscire in Inghilterra il loro primo singolo, Wannabe. Bei tempi!». Sabina Reghellin fa così sui social: usa i contrasti, facendo surreali collegamenti storici in mezzo al verde.
«Seleziono eventi, faccio contrapposizioni, mi ricordo di una guerra studiata al liceo e scopro che magari in quella data cade anche il compleanno di Dj Matrix». Cultura alta e cultura pop, un mix che nei suoi video funziona parecchio. Classe 1993, originaria di Schio, sta coltivando il suo lato creativo a Londra, dove vive da molti anni e, guarda caso, lavora nel mondo startup, come digital content manager di Stratio, azienda che fa analisi predittiva per la manutenzione degli autobus.
Il buongiorno si vede da TikTok
Su TikTok Sabina Reghellin è meglio nota come Sabwayroll, un profilo dove quasi ogni giorno pubblica il suo personale buongiorno, dando qualche sparsa informazione sul meteo e discettando di storia con improbabili collegamenti. A colpire prima di tutto è il tono della voce. Nel corso dell’intervista notiamo che il suo accento veneto ha resistito a più di dieci anni nella City. «Quel tono mi è venuto e ora non posso più liberamene. Penso di averlo scelto per esorcizzare la paura della telecamera. Entrare nel personaggio fa battere la vergogna».
Su TikTok ha quasi 100mila follower e pubblica a ritmo quotidiano, mentre su Instagram fa il meglio della settimana. Sono anni che raccontiamo di content creator, dei loro percorsi verso la viralità. Sabina Reghellin che flusso ha seguito? «Ho iniziato un anno fa a postare regolarmente. Ma pubblicavo per gli amici stretti su Instagram. Tutti mi dicevano che facevo ridere, così mi sono spostata su TikTok, dove non mi conosceva nessuno. Non fossi piaciuta, amen».
@sabwayroll Buongiorno 12 Maggio 2024 #domenica #oggi #romanempire #traiano #perteee #neipertee #birichini #almanacco ♬ Fluorescent Adolescent – Arctic Monkeys
Il talento di Sabina Reghellin
A scovarla è stato Riccardo Mortelliti, founder della pagina Intrashttenimento 2.0, già ospite sul nostro magazine e talent scout quando si parla di fenomeni social. «Ha iniziato a ripostare i miei video, quando su TikTok le cose avevano già iniziato a prendere piede». Una cosa nata per gli amici si è dunque trasformata in un’abitudine quotidiana che la impegna durante le passeggiate con il cane, che Sabina Reghellin ha adottato grazie a un’associazione che lo ha fatto arrivare dalla Calabria.
Chi la segue sui social avrebbe potuto pensare che quei boschi nei video di Sabina Reghellin siano una tipica area verde della Lombardia, o in generale del nord Italia. «La vegetazione ricorda molto quella del Veneto, in effetti mi sento molto a casa. Sono le zone ai confini di Londra, dove porto a spasso il cane, un’ora al mattino e una alla sera. Ci sono sempre le stesse persone, e mi vedono mentre mi filmo. Anche se ora non mi vergogno più».
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La sua storia dimostra anche quanto ottimi risultati sui social non siano inconciliabili con un lavoro a tempo pieno. Segno che chiunque, col giusto impegno e fattore “c”, puo diventare un content creator. «Nelle mie giornate mi occupo di rendere comprensibili cose complicate, devo tradurre la tecnologia in parole semplici». Nel suo caso, come anticipato, si tratta di tecnologie B2B, analisi predittive, algoritmi. In passato ha pure tentato la strada da giornalista e ha lavorato in un pr agency che serviva diverse startup. «Ho questo impiego corporate e sentivo il bisogno di qualcosa di creativo».
@sabwayroll Buongiorno 10 Maggio 2024 e comunque Bob Sinclar poteva chiamarsi Sinclaire e rendere la vita più facile a tutti #birichini #buongiorno #oggi #almanacco #perte #neipertee #perteeee ♬ No Surprises – Radiohead
E il futuro?
Ciascuno sui social si fa notare per qualcosa. Sabina ha quello sguardo mono espressivo e monologhi surreali. «È l’inaspettato di due cose nella stessa frase». Eppure conosce tante di quelle battaglie o aneddoti da suggerire che non sia sufficiente una preparazione di pochi minuti. «All’inizio era tutto meno scriptato. Il mio talento non è sapere queste cose. Ascolto e leggo tanto, sono una generalista».
E che succederà in futuro? «Mi piacerebbe che tutto questo possa diventare una cosa nel mondo reale. Non penso di esser portata per la stand up comedy, vorrei invece spostare quel che faccio magari nel campo dei libri». E perché non spaziare sull’inglese, aprendosi a un pubblico globale? «Credo che il mio humor sia molto inglese, ma mi manca la conoscenza di base per far ridere».
Prima di salutarla però un’ultima domanda: perché apostrofa i suoi follower come birichini? «È perché a Castelfranco Veneto c’è una radio chiamata Radio Birikina che è, da sempre, l’unica stazione radio che mia madre ascolta quando guida. Musica anni ’60. Quando gli ascoltatori telefonano per lasciare delle dediche, si riferiscono a tutti gli altri ascoltatori come “Birikini”, cosa che mi ha sempre fatto molto sorridere. Da lì è nato birichini, era una sorta di inside joke tra le persone che la conoscevano che poi ha iniziato a vivere di vita propria».