La descrivono come la versione vocale di X e come una piattaforma che potrebbe conquistare l’attenzione di chi è più introverso e mai si sarebbe sognato di parlare live su Clubhouse. Stiamo parlando di Airchat, il nuovo social lanciato dal fondatore di AngelList Naval Ravikant (in foto d’apertura) e Brian Norgard, ex responsabile del prodotto a Tinder. Nel weekend appena trascorso, come si legge su TechCrunch, Airchat ha raggiunto la 27esima posizione sull’App Store tra le app più scaricate. Ma che cos’ha di particolare?
Come funziona Airchat
Anzitutto per accedere ad Airchat bisogna ottenere l’invito di chi è già dentro. Strategia che in certi casi funziona, perché trasmette la sensazione di maneggiare qualcosa di esclusivo (anche se, va da sè, sfuma alla svelta). Chi ottiene gli accessi – l’app si può scaricare anche su Play Store – si trova di fronte a un’interfaccia intuitiva e pulita. Si possono seguire le altre persone e scrollando si leggono i primi post che, in realtà, non sono altro che trascrizioni dei vocali pubblicati dagli iscritti.
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A differenza di Clubhouse che funziona in real time, accedendo a stanze dove le persone parlano e intervengono in diretta, Airchat funziona in maniera asincrona: come in un social tradizionale si posta il contenuto audio quando si è veramente convinti di quel che si è detto. Ecco perché secondo i founder questo potrebbe essere un bell’aiuto per i più timidi. I vocali si possono ascoltare (la velocità 2X è quella preimpostata) oppure leggere.
L’ambizione di Ravikant è quella di proporre un social nel quale la voce riesca anche a favorire un clima di maggiore concordia. «I social media solo testo – ha detto – ci hanno illuso che le persone non possano andare d’accordo, ma in realtà tutti possono andare d’accordo». Una speranza forse utopica?
Ravikant si è affermato nel panorama tech con AngelList, società americana fondata nel 2010 e che ha fornito una piattaforma per mettere in contatto startup con angel investor. Lui stesso rientra in questa categoria, avendo investito in aziende come Uber e Twitter, oltre che Clubhouse. E che dire di quest’ultima? Nel 2021, ancora nel pieno della pandemia, ha vissuto mesi di hype tra Stati Uniti ed Europa. Lo stesso anno ha chiuso il round Serie C con cifra undisclosed e valutazione da 4 miliardi di dollari. Da allora, tuttavia, l’entusiasmo è sceso parecchio.