La nuova app dovrebbe andare online il 5 settembre, appena in tempo per la scadenza (più volte prorogata dalla Casa Bianca) del 17. Entro quel giorno infatti TikTok è costretta risolvere la questione relativa alla vendita a un soggetto non cinese se vuole continuare a operare negli Stati Uniti ed evitare così il ban. Scenario che ByteDance potrebbe scongiurare, appunto, mettendo a disposizione degli utenti statunitensi una applicazione gemella del social cinese, finito al centro della guerra commerciale tra Washington e Pechino a partire dal 2020.

Cosa sappiamo sulla nuova app di TikTok negli USA?
La testata che ha pubblicato lo scoop è The Information. TikTok, secondo le sue fonti, sarebbe dunque al lavoro per realizzare una piattaforma clone e così proseguire le sue attività Oltreoceano, dove sono quasi 200 milioni gli utenti che utilizzano la piattaforma. Per accedere a questo nuovo social le persone dovranno scaricare l’app e accedervi, anche se al momento non si hanno ulteriori informazioni su come trasferire i dati.
Nel frattempo il vecchio TikTok negli USA non sarà spento immediatamente ma rimarrà operativo fino a marzo 2026. La data è indicativa ed essendoci ormai abituati ai continui rinvii di Trump per poter proseguire le trattative, tutto va preso con le pinze. Il presidente USA nei giorni scorsi aveva dichiarato in un’intervista che esiste una soluzione per TikTok con diverse persone e fondi pronti a fare parte dell’operazione.
Chi sono i potenziali acquirenti di TikTok
Lo scontro sulle sorti di TikTok negli USA è scoppiato nel 2020, durante gli ultimi mesi di presidenza del primo mandato di Trump. All’epoca circolavano i nomi di Oracle, così come di Walmart e Microsoft come possibili acquirenti. Poco dopo il suo insediamento a gennaio scorso, il tycoon è tornato a parlare della tech company di Larry Ellison (Oracle) come potenziale acquirente. Nei mesi scorsi abbiamo scritto anche dell’interesse del fondo VC Andreessen Horowitz. Si è perfino fatta avanti la startup di AI Perplexity, il cui obiettivo con la piattaforma sarebbe di renderla open source.