Non è chiaro se YouTube rimuoverà oppure penalizzerà (demonetizzando?) certi contenuti pubblicati sulla piattaforma. L’annuncio della società del gruppo Alphabet (Google) è comunque rilevante, specie perché riguarda il mercato indiano, tra i più importanti per le Big Tech. «Stiamo rafforzando i nostri sforzi per affrontare il clickbait su YouTube – ha comunicato l’azienda -. Ciò significa che stiamo pianificando di aumentare la nostra applicazione contro i video in cui il titolo o la miniatura promette agli spettatori qualcosa che il video non offre».
Il problema dei titoli clickbait non riguarda soltanto YouTube, ma in generale ogni servizio che offre contenuti online. La logica delle visualizzazioni e di determinate metriche è ancora alla base del business odierno legato a internet. La nuova politica dell’azienda sarà introdotta nel corso del 2025 in India. Rappresenta un test per allargare in futuro ad altri mercati?
Quali sono i titoli clickbait che non vanno più bene per YouTube?
Sul sito della piattaforma vengono fatti due esempi che dovrebbero mostrare quali saranno i video penalizzati (o rimossi?) da YouTube in India. Il titolo di un video che «dice “il presidente si è dimesso!” con il video che non affronta le dimissioni del presidente», oppure una miniatura che recita «”notizie politiche principali” su un video che non include alcuna copertura di notizie».
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Rimanendo sul generico e non dando informazioni ulteriori sulla rimozione o meno di certi contenuti acchiappaclic, bisogna tra l’altro ricordare che i social e le piattaforme hanno tratto vantaggio e traffico dai contenuti polarizzanti, spesso basati su fake news. Finora si è fatto troppo poco e le piattaforme restano piene di determinati contenuti (basati su nudo e violenza, ad esempio).