L’App è stata progettata da Andrea Natalino e Luca Mazza per migliorare le esperienze di acquisto dei non vedenti e degli ipovedenti ma anche di tutte le persone che hanno difficoltà a trovare i prodotti che cercano
Come è possibile che le persone non vedenti e ipovedenti nel 2019 abbiano ancora difficoltà a fare la spesa in modo autonomo? A chiederselo sono stati Andrea Natalino e Luca Mazza, che hanno ideato un’App in grado di guidare i non vedenti e gli ipovedenti nelle loro esperienze di acquisto al supermercato o in un qualsiasi punto vendita.
Un’App per rendere la disabilità una diversa abilità
L’applicazione di Andrea e Luca si è aggiudicata il terzo posto all’hackaton ‘Hack Your Shopping Experience’ lanciato da Gruppo Végé e PoliHub, l’incubatore del Politecnico di Milano. Da allora stanno lavorando con la loro startup per sviluppare al meglio l’App, in modo da lanciarla sul mercato entro la fine dell’anno. Raccontano i due sviluppatori: “Cerchiamo sempre di applicare i nuovi strumenti in modo da risolvere problemi reali e di tutti i giorni. Abbiamo parlato con alcune associazioni e abbiamo scoperto che le persone non vedenti e ipovedenti non possono essere autonome nell’acquisto dei prodotti. È un problema che non può essere ignorato e quindi abbiamo deciso di sviluppare questo progetto”. Un bel progetto volto all’inclusione sociale e che porta sicuramente a ridurre quella condizione di handicap che potrebbe crearsi quando l’ambiente diventa svantaggioso e limitante per la persona. Ecco allora che la tecnologia può aiutare a evitare che la disabilità si trasformi in handicap e che invece diventi solo una ‘diversa abilità‘.
Mappa virtuale e Intelligenza Artificiale per guidare al prodotto
Ma come funziona l’App? Il tutto è reso possibile grazie a un sistema di geo localizzazione, alla precisione delle onde sonore e a una mappa virtuale del supermercato che, attraverso una voce sintetica, guiderà l’utente verso il prodotto che vuole acquistare. Sono sempre Andrea Natalino e Luca Mazza a spiegare il funzionamento dell’applicazione: “Azionando il microfono, è sufficiente dire al dispositivo ciò che si intende cercare. A questo punto viene visualizzata la mappa del supermercato e vengono dette a voce le indicazioni per raggiungere il prodotto che si intende acquistare. Nel momento in cui il cliente ha individuato l’articolo, grazie a un sistema di Intelligenza Artificiale, basterà inquadrare ciò che non vede e il device dirà automaticamente che prodotto ha di fronte, riconoscendo anche logo ed etichetta. Ciò che è realmente importante, in questo caso, è ciò che si sente e non ciò che si vede! Rendiamo l’esperienza di acquisto inclusiva per tutti!”.
Un solo messaggio in più lingue
Una soluzione che di sicuro faciliterà l’esperienza di acquisto dei non vedenti e degli ipovedenti ma non solo. Infatti, l’applicazione può anche essere utile per le persone che, per esempio, non conoscono la lingua in cui sono scritte le etichette o che si ritrovano per la prima volta in un determinato punto vendita e che quindi hanno la necessità di sapere dove sono collocati i vari prodotti. “Viviamo in una società multi etnica – commentano Andrea e Luca – e quindi avere la possibilità di tradurre in modo automatico una etichetta in molteplici lingue può essere un vantaggio per tutti”.
Un Avatar in ospedale e una serra sul balcone di casa
Andrea Natalino e Luca Mazza stanno in parallelo lavorando anche a tanti altri progetti volti all’inclusione sociale e alla sostenibilità. Per esempio, stanno già lavorando a un Avatar che possa guidare l’utente in ospedale. Spesso, infatti, i pazienti hanno difficoltà a capire a chi devono rivolgersi in ambito ospedaliero, magari per effettuare un prelievo del sangue o per prenotare una visita. “Con il progetto di Realtà Aumentata, basterà spiegare al proprio Avatar di cosa si ha bisogno e poi questo penserà a guidare la persona verso il servizio richiesto”, spiegano Andrea e Luca. “Potrebbe anche essere utile ai medici per trovare immediatamente tutte le attrezzature di cui hanno bisogno!”. Insomma, l’Avatar potrebbe diventare un valido supporto per le persone che necessitano dei servizi ospedalieri e per il personale medico. Accanto alla Realtà Virtuale in ospedale, Andrea Natalino e Luca Mazza stanno anche ideando delle serre studiate appositamente per gli appartamenti, eco sostenibili e che permettono a chiunque di coltivare le piante preferite sul balcone di casa. Insomma, le idee non mancano ai due sviluppatori. E hanno tutta l’aria di aprire la strada a una società sempre più inclusiva.