Ci siamo. Oggi – 3 ottobre – è il giorno dell’ultima puntata de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere. Le questioni ancora aperte sono tante ed è ovvio che si arriverà ai titoli di coda con una miriade di domande, dubbi e suggestioni. Chi si accinge a vedere l’ottavo episodio della serie di Amazon Prime vorrà senz’altro sapere qualcosa in più sullo Straniero. Alla fine, è davvero lui Gandalf? Vediamo insieme gli indizi sparpagliati che abbiamo raccolto nelle varie puntate.
Perché Gandalf si chiama anche Mithrandir?
Come sottolinea Tolkienpedia, Mithrandir è il termine usato nella lingua elfica per indicare il Grigio Pellegrino. Così viene chiamato lo Stregone nella trilogia di Jackson. Ma passiamo agli indizi: perché siamo portati a credere che lo Straniero che abbiamo incontrato fin dalla prima stagione de Gli Anelli del Potere sia proprio Gandalf?
Nell’incontro tra lui e Tom Bombadil si fa cenno al fuoco segreto, che nella trilogia Gandalf ha citato in uno dei momenti più importanti del primo film. Quando fronteggia sul ponte di Moria il temibile Balrog lo Stregone esclama: «Sono un servitore del Fuoco Segreto, e reggo la fiamma di Anor. Non puoi passare. A nulla ti servirà il fuoco oscuro, fiamma di Udûn. Torna nell’Ombra! Non puoi passare».
Lo Straniero e quella frase rivolta a Gollum
Sempre durante il colloquio con Tom Bombadil, quest’ultimo – pieno di saggezza – confida allo Straniero la stessa frase che Gandalf dirà a Frodo poco dopo l’inizio del loro viaggio, riferendosi a Gollum che sta silenziosamente seguendo la Compagnia dell’Anello. Recita così: «Molti che muoiono meritano la vita, molti che vivono meritano la morte, chi sei tu per darla a loro?». Il fatto che questa misteriosa figura sia profondamente legata ai Pelopiedi, antica stirpe degli Hobbit, è un altro corposo indizio che ci porta a pensare che si tratti proprio di Gandalf.