Chi manca all’appello? Stati Uniti, UE e Gran Bretagna devono ancora esprimersi sull’accordo da quasi 70 miliardi di dollari
L’acquisizione di Activision da parte di Microsoft ha significato un terremoto nel panorama gaming. La notizia, arrivata nel gennaio 2022, ha riportato una cifra che non si vede solitamente nel mercato dei videogiochi: quasi 70 miliardi di dollari, che la casa di Redmond è disposta a spendere per rilevare la software house che controlla IP come Call of Duty. A seguito di quella operazione, sono intervenute diverse autorità antitrust in giro per il mondo che, spinti soprattutto da competitor come Sony, hanno voluto far luce sulla questione. L’acquisizione andrebbe a minare la concorrenza nel settore? Secondo la Japan Fair Trade Commission no: nelle scorse ore ha infatti dato semaforo verde.
«Dopo aver analizzato attentamente i termini dell’accordo, la JFTC può esprimersi affermando che l’acquisizione non rappresenta una limitazione sostanziale della concorrenza per i competitor», si legge nel comunicato ripreso da IGN Italia. Ora la palla resta in mano ad altre autorità antitrust in giro per il mondo, mentre Microsoft può tirare un sospiro di sollievo, prendendo la decisione che arriva dal Giappone come di buon auspicio. Il giornalista di The Verge Tom Warren ha elencato i paesi che, nel frattempo hanno già approvato l’operazione Activision-Microsoft: prima del Giappone hanno detto sì Arabia Saudita, Brasile, Cile e Serbia.
markets where regulators have approved Microsoft’s Activision Blizzard deal:
• Saudi Arabia
• Brazil
• Chile
• Serbia
• Japan— Tom Warren (@tomwarren) March 28, 2023
Nel vecchio continente è atteso per fine maggio il parere antitrust della Commissione Europea. Nel frattempo dovrebbe arrivare un sì o un no anche da parte della Competition and Markets Authority britannica. Non bisogna infine dimenticarsi della Federal Trade Commission statunitense, che in passato non aveva nascosto lo scetticismo rispetto all’operazione: diversi analisti sono tuttavia dell’idea che la FTC non bloccherà l’acquisizione. Nel caso in cui Microsoft dovesse fare incetta di pareri favorevoli potrebbe finalmente concludere la fusione con Activision nell’estate 2023.