L’incontro di pugilato tra Mike Tyson, leggenda della boxe, e Jake Paul, YouTuber di fama mondiale, ha generato dibattito per varie ragioni: l’eccezionalità dell’evento mediatico, la vittoria del content creator contro il campione, ma anche i problemi che diversi utenti hanno riscontrato nella live su Netflix. L’appuntamento è stato infatti trasmesso sulla nota piattaforma streaming e l’azienda ora deve affrontare una class action depositata presso un tribunale della Florida da un utente di nome Ronald “Blue” Denton.
The Jake Paul-Mike Tyson fight has fans furious at Netflix over constant buffering issues: https://t.co/w1Gf67S8wR pic.twitter.com/L07IDYTsJQ
— Sports Illustrated (@SInow) November 16, 2024
La risposta di Netflix ai disservizi per l’incontro tra Mike Tyson e Jake Paul
La notizia dei disservizi (tra crash e buffering infiniti) ha ricevuto una certa eco mediatica: l’hanno ripresa autorevoli testate sportive come Sports Illustrated. «Non vogliamo ignorare l’esperienza negativa di alcuni membri e sappiamo di avere margini di miglioramento, ma consideriamo comunque questo evento un enorme successo», è stato il primo commento pronunciato da Elizabeth Stone, CTO di Netflix.
«Quello che (le persone iscritte a Netflix, ndr) hanno visto è stato “Lo streaming peggiore del pianeta”», si legge nella causa. Come riporta The Wrap l’evento è stato un successo in termini di numeri: 60 milioni di utenti collegati nello stesso momento (un record), ma la piattaforma ha riconosciuto i problemi tecnici. La multinazionale vuole comunque puntare sulla trasmissione di eventi live.