Non ritroverete Baby Yoda, purtroppo. Che la Forza sia con voi
Abbiamo negli occhi le ultime scene della seconda stagione di The Mandalorian su Disney+. In questa occasione non faremo alcuno spoiler, ma chi ancora non l’ha visto sappia che l’hype per la terza è già alle stelle. Orfani di una storia che ha appassionato milioni di seguaci della saga di Star Wars (conquistandone anche di nuovi), potremmo curare la nostalgia di Din Djarin e Baby Yoda avviando una maratona di tutti i film di George Lucas. Ma le strade della Forza sono infinite e noi le abbiamo ritrovate anche in console. Su Game Pass, la libreria disponibile per i possessori di Xbox, è scaricabile Star Wars Jedi: Fallen Order, titolo rilasciato da Electronic Arts nel novembre 2019, e che calza a pennello in un momento simile. Pronti a risollevare le sorti della Galassia contro l’Impero?
Star Wars Jedi: Fallen Order. La speranza siamo noi
La storia di Star Wars Jedi: Fallen Order si inserisce in un punto preciso della fitta cronologia di Star Wars. Siamo al termine dell’episodio III – La vendetta dei Sith. Se siete a digiuno di tutta la trama e vorreste godervi a pieno il videogioco sviluppato da Respawn Entertainment, vi suggeriamo di farvi prima una scorpacciata della seconda trilogia per poi concedervi questo spin off con doppiaggi e sceneggiatura originali. La storia è comunque godibile anche per i neofiti, al netto di tutti i riferimenti e personaggi dati per scontati. Nei panni di Cal Kestis, giovane Jedi sopravvissuto all’epurazione, iniziamo la nostra lunga avventura in un action RPG.
Star Wars Jedi: Fallen Order è un titolo che giocheremo in terza persona, partendo da un breve tutorial che ci consente di apprendere le tecniche base del gameplay e del combattimento. Cal vive in incognito come rottamatore sul pianeta Bracca dopo i terribili effetti dell’Ordine 66. Si guadagna da vivere come ultimo tra gli ultimi, facendo ben attenzione a nascondere il proprio legame con la Forza. L’Impero dei Sith è ancora alla ricerca degli ultimi cavalieri Jedi in vita per stroncare ogni barlume di speranza.
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Fare o non fare. Non c’è provare
Il combattimento in Star Wars Jedi: Fallen Order è tra gli aspetti più divertenti e ricchi. All’inizio i nostri poteri sono limitati, così come l’uso della Forza che possiamo utilizzare al più per bloccare qualche oggetto che si muove veloce per consentirci di superare un ostacolo. Il lato RPG si sviluppa grazie al combattimento e ai continui scontri con guardiani, esploratori, assaltatori e bestie che incontreremo nei vari mondi da esplorare. Il backtracking – ovvero il tornare sui propri passi ed esplorare zone già note – è la chiave e il consiglio che vi diamo per potenziarvi a dovere: dopo ogni riposo in una zona di meditazione, infatti, i nemici già uccisi torneranno nelle loro posizioni, consentendovi di allenarvi in battaglia e accumulare punti. Continuate ad affrontarli e a sperimentare nuove tecniche Jedi.
Uno Star Wars credibile
I punti vanno spesi nell’Albero delle abilità posizionati in tutti gli angoli di meditazione, dove Cat può crescere in forza, difesa e spada laser. Le vie del potenziamento sono molte, come vedrete, e il suggerimento più ovvio è di procedere livellando il tutto, senza prediligere un particolare aspetto del personaggio. Ma oltre al combattimento – che regala cinematiche da urlo quando si sconfiggono alcuni nemici – come è il mondo di questo Star Wars Jedi: Fallen Order? Gli appassionati ritroveranno tutto al suo posto: l’esercito di Lord Fener è al completo e grazie alla banca dati è possibile approfondire la sterminata lore di Star Wars, indagando sulle caratteristiche di avversari e animali incontrati lungo il cammino.
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Sono tanti i mondi che Cat deve esplorare per portare a termine la sua missione. Ciascuno di essi è stato realizzato con grande consapevolezza dell’universo Star Wars, per soddisfare anche gli occhi più esigenti. Notevole anche il lavoro sul sound design che, soprattutto in battaglia, restituisce tutta l’epica di uno scontro tra Jedi e forze dell’Impero. Star Wars Jedi: Fallen Order è in fine dei conti quello che ci ha permesso di continuare a sentirci eroi della Galassia, dalla parte dei cavalieri che affrontano la paura e non cedono all’attaccamento.