A due anni dalle versioni PC, PS4 & 5, un anno e mezzo da quelle Xbox, l’alieno più dinoccolato dei videogiochi arriva anche su Switch. E le novità non mancano…
Uscito in piena pandemia su PC, PlayStation 5 e PS4 come Oddworld Soulstorm per arrivare a distanza di sei, sette mesi anche su console Microsoft con una versione migliorata e corretta, la Enhanced Edition, il goffo alieno Abe arriva infine anche su Switch, in Oddworld: Soulstorm Oddtimized Edition, un titolo pronto a elargire agli appassionati dell’ibrida nipponica un bel po’ di azione e di piattaforme, tutti ingredienti che chi adora i titoli Nintendo certo non disdegnerà…
Le novità nella Oddworld: Soulstorm Oddtimized Edition
L’ultima fatica della software house Oddworld Inhabitants, fondata nel 1994 da due veterani della computer grafica, Sherry McKenna e Lorne Lanning, riallaccia i fili con le origini della saga. Oddworld Soulstorm è dunque nuovamente un platform bidimensionale con diversi enigmi in cui lo scopo del nostro alter ego, l’alieno dalla grande mente (e dai superlativi poteri mentali) Abe, sarà quello di salvare quanti più suoi compaesani possibile, prima che facciano una brutta fine. Anche perché il fine ultimo del povero extraterrestre dinoccolato è quello di organizzare una rivoluzione, quindi gli serve un esercito.
La versione originale non ci aveva lasciato pienamente soddisfatti: Oddworld Soulstorm presentava difatti un livello di difficoltà quasi sadico, che spingeva il giocatore verso morti orrende soprattutto a causa di un buon numero di errorini in grado di mandare ai matti pure i più pazienti(comandi poco responsivi, Mudokon troppo tonti, Abe troppo lento, guardie che interrompono improvvisamente il loro giro di pattuglia o mancate collisioni mentre si eseguono le fasi platform).
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Oddworld: Soulstorm Oddtimized Edition, al pari della Enhanced Edition per Xbox, nasce con l’intento di rimediare. Ovviamente, non essendo possibile rifare il gioco da zero, gli interventi sono minimi, ma comunque significativi. Alcune trappole ora defalcano meno energia vitale, altri tranelli scattano con un po’ di ritardo mentre l’IA dei Mudokon è stata fortunatamente ritoccata verso l’alto. Abe resta lentissimo e spessissimo si muore per una sbavatura nei controlli, ma in compenso ogni dieci metri c’è un checkpoint pronto a scongiurare che scagliate la vostra Switch chissà dove.
Insomma, è come se la patch di fatto comprendesse un nuovo livello di difficoltà che riporta la sfida che permea l’intero gioco verso standard un pochino più umani. Resta la nota agrodolce data dal fatto che gli stage richiedono ancora una precisione d’esecuzione millimetrica per salvare tutti i Mudokon che al momento, salvo nuove patch, i controlli di gioco non sono in grado di garantire. Ma sono difetti che preoccuperanno soprattutto i completisti. Certo, su Switch s’è aperta qualche falla di differente natura: scatti dove prima il frame rate non singhiozzava e, soprattutto, una scarsa leggibilità dei livelli in modalità portatile. Talvolta è davvero facile finire in un trabocchetto semplicemente perché non lo si è visto. Ma questo è un limite dato dalle dimensioni del visore Nintendo. E poi non scordiamoci che l’anima del gioco è quella del trial & error.
Chi saprà passare oltre questi difetti residui, troverà comunque in Oddworld: Soulstorm Oddtimized Edition un platform sui generis un po’ stealth, un po’ puzzle, farcito di gustose insidie e di sfide parecchio divertenti. Prendendo confidenza col gameplay si avvertirà perfino la voglia di tornare negli stage già ultimati per salvare anche quel Mudokon solitario che avevamo solo intravisto in un angolo dello schermo senza avere avuto il coraggio di raggiungerlo.
Ottima, ancora una volta, la caratterizzazione e il profilo artistico: i personaggi sono buffissimi e i filmati paiono un cartone in computer grafica: anche i livelli in 2.9D (vale a dire un 3D pressoché totale, ma lo scrolling resta bidimensionale), sono impregnati da una certa dose di fascino che pesca a piene mani dall’immaginario pluridecennale della saga. La versione Switch di Oddworld: Soulstorm si chiama Oddtimized Edition proprio perché l’intero gioco è stato rifatto con Unity. Notevoli, insomma, le risorse e l’interesse di Microids per questa versione. Insomma, dopo quest’ultimo maquillage, possiamo tranquillamente dire che rispetto all’edizione uscita su PlayStation 4 e 5, Abe torna in gran forma, forse con qualche ruga di troppo, visto che le meccaniche risultano un po’ troppo ancorate, per limiti, rigidità e difficoltà media, agli anni ’90, ma i fan della saga saranno comunque felicissimi.