Su Discovery+ la copertura totale della rassegna a cinque cerchi, sulla Rai la maggior parte delle gare. Tante solo le opzioni per seguire l’evento tra Eursport Player, Prime Video, TimVision, Fastweb e Dazn. Intanto monta la preoccupazione per l’incremento dei positivi
Il conto alla rovescia sta finalmente arrivando a compimento per il via della 32° edizione dei Giochi Olimpici, che andranno in scena a Tokyo dal 23 luglio al prossimo 8 agosto. A seguire, dal 24 agosto al 5 settembre toccherà invece agli atleti paralimpici. Posticipate di un anno come anche gli Europei di calcio causa pandemia Covid-19, si tratterà di una manifestazione unica per molti aspetti, inclusa l’assenza di pubblico. Dopo lo stop all’ingresso di tifosi e appassionati provenienti da ogni parte del mondo, l’incremento dei contagi e il lento progredire della campagna vaccinale hanno convinto il consiglio direttivo dell’evento a evitare l’affluenza verso le strutture olimpiche. Oltre che nella capitale nipponica, la misura sarà allargata a Chiba, Saitama e Kanagawa, prefetture vicine a Tokyo, tenendo a mente che il governo giapponese ha già decretato lo stato di emergenza sanitaria, con servizio limitato per quasi tutte le attività. Lontananza e chiusure, quindi, costringono la platea mondiale ad affidarsi ai canali televisivi e relativi servizi di streaming per seguire il susseguirsi di sfide e medaglie assegnate. In Italia sono due i riferimenti principali: Discovery+, il servizio di streaming del gruppo Discovery, e la Rai.
L’opzione migliore: Discovery+
Gli appassionati non hanno altra scelta che abbonarsi a Discovery+, che avendo acquistato i diritti di trasmissione mette in campo una copertura totale, con oltre 3.000 ore di diretta e un massimo di 30 canali attivi in simultanea per offrire la possibilità di guardare dall’inizio alla fine tutte le 339 gare in programma. Come succederà con la Serie A e Dazn, bisognerà scaricare l’app di Discovery e attivare l’abbonamento per il pacchetto Sport, incluso in una proposta che costa 7,99 euro al mese. Per l’occasione la piattaforma ha previsto la possibilità di godere di tre giorni di prova gratuita e optare per l’abbonamento annuale da 29,99 euro (da fare entro il 1° agosto), che consente di assicurarsi la visione dei tanti sport ed eventi coperti da Discovery+, tra cui figurano le Olimpiadi Invernali del febbraio 2022. Ovviamente, chi si abbona può vedere ogni singolo appuntamento dal dispositivo preferito, cioè smart tv, laptop, tablet e smartphone.
Ci sono diverse opportunità per assicurarsi la visione delle gare dei Giochi passando da Discovery+ e dalle sue partnership. In primo luogo, l’alternativa collegata alla casa madre è Eurosport Player – Discovery è proprietaria del network di canali televisivi sportivi che raggruppa i paesi del Vecchio Continente – che garantisce ai propri abbonati la copertura integrale. Il costo mensile è sempre di 7,99 euro ma la proposta annuale è di 69,90 euro, quindi meno conveniente rispetto alla stessa Discovery+, che con questa promozione punta a cavalcare le Olimpiadi per fare il pieno di abbonati per 12 mesi.
I partner di Discovery come alternativa: TimVision, Fastweb e Prime Video
Piatto ricco servito pure a chi ha attivato un abbonamento a Tim Vision e a chi ha scelto Fastweb come operatore di rete. Nel primo caso, la piattaforma di Telecom offre il canale Eurosport in 4K per gustarsi le migliori gare della manifestazione a cinque cerchi, per quanto il costo mensile del pacchetto più basso è di 9,99 euro. Nel secondo caso, invece, Fastweb sfrutta la partnership da sponsor principale con Coni e Italia Team che permetterà ai propri clienti di contare su tre mesi di accesso gratuito al carnet Discovery+ (con percorsi diversi ma garantiti per vecchi e nuovi abbonati).
Se proprio si è in cerca della soluzione più economica per soddisfare la fame olimpica, la soluzione potrebbe essere Amazon Prime Video, che dal 1 giugno ha integrato i contenuti di Discovery+ (l’Italia è il primo paese a farlo dopo gli Stati Uniti) e per accedere ai quali bisognerebbe pagare un extra rispetto ai 36 euro annuali per l’abbonamento a Prime, che aggiunge diversi servizi ai contenuti video. L’interessato all’appuntamento di Tokyo potrebbe optare per la tariffa mensile di 3,99 euro, che scattano però dopo i primi 30 giorni di prova gratuita del servizio, che non prevede vincoli e consente la disattivazione in ogni istante.
Niente streaming ma la Rai c’è (e pure Dazn)
Chi non vuol sentir parlare di applicazioni e streaming può contare sulla Rai, che trasmetterà tanti eventi in diretta ma non tutti, e solo su digitale terrestre e satellite Tivusat. Il canale da memorizzare è Rai 2, che sarà la rete olimpica per due settimane con il susseguirsi di live, differite, highlights, repliche, tg e trasmissioni dedicate ai Giochi (ruolo replicato in radio dai colleghi di Rai Radio 1). Un dettaglio da non sottovalutare, poiché con molte sfide in programma nel corso della notte italia – il fuso orario con il Giappone è di 7 ore – sarà possibile rivedere i momenti salienti nel pomeriggio e di sera.
Grazie ai due canali Eurosport HD, inoltre, sintesi e passaggi più significativi delle varie discipline saranno visibili pure su Dazn, mentre rimane sguarnita la copertura di Sky, al di là dei servizi sul canale sportivo all news, che non ha acquistato i diritti della manifestazione.
Dal Giappone: contagi in salita e forti preoccupazioni
Nel frattempo, con quasi tutte le delegazioni approdate in loco, da Tokyo arrivano notizie preoccupanti circa il continuo aumento dei contagi tra atleti e partecipanti alle varie spedizioni. Per ora si contano 21 positivi tra i sudafricani, sei atleti e due membri dello staff nella squadra britannica di atletica leggera, un giocatore di beach volley della Repubblica Ceca e il ritiro già annunciato della tennista statunitense Coco Gauff. Il riflesso di tale situazione, prevista e annunciata dai media giapponesi sta generando un diffuso timore di contagio tanto che, secondo sondaggi realizzati dall’agenzia nipponica Kyodo, più di un terzo della popolazione locale preferirebbe cancellare l’evento per evitare un ulteriore espansione del virus.