L’azienda è tra i partner di Lamborghini nel suo campionato monomarca. E scommette su una visibilità sempre più ampia per crescere sul mercato: anche con nuovi terminali
OPPO ha deciso di puntare sue due armi principali per farsi breccia nel cuore e nel portafogli dei consumatori europei (e italiani, in particolare): il design e le performance. Messa così potrebbe suonare banale, ma l’azienda cinese ha avviato una serie di collaborazioni a livello globale che sono tutte volte ad assicurare al marchio una certa risonanza per quanto attiene la riconoscibilità e l’allure di prestigio. Un esempio è quanto visto durante le finali del Lamborghini Super Trofeo, evento conclusivo di un campionato che vede la partecipazione di piloti di ogni parte del mondo, e che grazie all’accordo che ha reso OPPO ormai stabilmente un main partner della Squadra Corse ha garantito la presenza del brand su tutte le livree delle auto in pista.
Lamborghini Super Trofeo 2021
Il sodalizio tra OPPO e Lamborghini è giunto in realtà ormai al terzo anno: la partnership è nata nel 2019, ma con di mezzo la pandemia fino a oggi non era stato possibile valorizzare quest’evento al meglio. Complice la riapertura degli impianti sportivi al pubblico, la presentazione della nuova Huracan Super Trofeo EVO2 e il lancio poche settimane fa di Reno 6 e Reno 6 Pro, finalmente è stato possibile tornare in pista e assegnare anche un premio speciale targato OPPO all’auto con la livrea più bella del weekend.
“Siamo estremamente orgogliosi di prendere parte al Lamborghini Super Trofeo, uno degli eventi più attesi e importanti nel settore automobilistico – ha spiegato il CMO di OPPO Italia, Isabella Lazzini – Gli smartphone della recente OPPO Reno6 Series hanno saputo immortalare al meglio tutta la potenza e la velocità delle vetture in pista, attraverso un comparto fotografico rivoluzionario. La cura verso ogni dettaglio e la costante ricerca in termini di perfezione sono gli stimoli che guidano il nostro lavoro e che ci accomunano a Lamborghini, un’azienda che ha saputo fare la storia nel panorama italiano”.
Un’occasione per un supplemento di prova del Reno 6 Pro, appunto, che avevamo già testato al lancio. Che ha confermato di fatto quanto già detto: molto bene la batteria, grazie soprattutto a quello che è senza ombra di dubbio il miglior processore dell’anno per mobile (Snapdragon 870) e la ricarica super-veloce da 65W, e bene anche lo schermo che resta ben visibile all’aria aperta (e in una giornata inaspettatamente molto soleggiata). Decisamente bene la fotocamera principale da 50 megapixel, che rende bene anche nelle riprese video con una buona stabilizzazione, e lo stesso dicasi per l’ultrawide soprattutto quando si scatta all’aperto e con buona luce.
Il Reno 6 Pro è uno smartphone solido, ottimo rappresentante della fascia di prezzo a cui appartiene: ha molto in comune con l’ammiraglia sul piano della qualità costruttiva e dei materiali impiegati, è adatto senz’altro a chi vuole qualcosa di più di un semplice fascia media senza dover arrivare al flagship. Con un Reno 6 Pro si fa praticamente tutto e molto bene: è reattivo grazie al SoC montato, ha buone qualità fotografiche grazie al sensore principale Sony IMX766, ha una buona autonomia e tutto sommato si impugna anche comodamente grazie al formato 21:9 dello schermo. Unico limite può essere il prezzo: è già in discesa nei vari store di e-commerce, quindi anche su questo punto ci sono margini di miglioramento.
OPPO col piede sull’acceleratore
L’offerta di OPPO si sta comunque ampliando nel corso di questi mesi. Dopo il lancio del flagship Find X3 Pro, l’azienda ha allargato e irrobustito tutto quanto c’è al di sotto dell’ammiraglia: a Misano, sul circuito dedicato a Marco Simoncelli, faceva bella mostra di sé il Reno 6 Pro, ma il catalogo degli smartphone in vendita in Italia ormai comprende un po’ di tutto partendo dal più economico A16 fino al più dotato A94, passando dall’ultimo prodotto lanciato nel Belpaese ovvero l’A54s.
Quest’ultimo è il classico prodotto pensato per creare quel volume di vendite indispensabile a costruire la fama di un marchio: è un terminale robusto, essenziale nella scheda tecnica che comprende ad esempio una batteria da 5.000mAh e una fotocamera principale da 50 megapixel (display 6,52 pollici, processore MediaTek Helio G35 e 4+128GB di memoria) e che si va a collocare nella affollatissima fascia di prezzo attorno ai 200 euro. Al dispositivo non manca quasi nulla, ha persino il jack per le cuffie, ma soprattutto offre la possibilità di entrare nel mondo OPPO a prezzo contenuto: la vera scommessa che si gioca l’azienda al momento è proprio aumentare la percentuale di market share, misurandosi ovviamente con una concorrenza agguerrita e che magari è sul campo da più tempo.
Per riuscire a fare la differenza in questa arena contano i dettagli: dunque spazio a un’assistenza pre e post-vendita che rassicuri il cliente su cosa succede al suo smartphone nel tempo, per esempio con corner dedicati in tutti i grandi punti vendita di elettronica o garanzie supplementari su schermo e danni accidentali per i modelli di fascia alta (fino a 1 anno sul Find X3 Pro). Poi ci sono i progetti speciali: come quello che vi abbiamo raccontato con Lamborghini; o quello Recolour The Reef, realizzato in collaborazione con l’australiana Reef Restoration Foundation, perfetto per rivolgersi al pubblico che parte dai Millennial e finisce nella Generazione Z che costituisce la nuova leva di clienti da conquistare.