I velivoli senza pilota spruzzeranno colore sulle facciate delle costruzioni urbane di Berlino e Torino, seguendo i disegni degli artisti locali. Tramite un’app chiunque potrà partecipare all’iniziativa per realizzare nuove forme di graffiti urbani condivisi e innovativi
Dipingere le facciate degli edifici grazie ai droni. Ci ha pensato lo studio di archtettura Carlo Ratti Associati che ha sviluppato il sistema Paint by Drone, una soluzione tecnologica portatile che è in grado di trasformare una parete bianca in una potenziale opera artistica in poco tempo. I primi esempi di questo tipo di realizzazioni saranno visibili a partire dall’autunno del 2017 a Berlino e a Torino, due città europee che daranno in prestito le loro costruzioni per farle diventare delle tele da dipingere.
Come funzionano i droni-pittori
I droni utilizzati in questo tipo di installazioni saranno equipaggiati con sensori e barattoli di vernice da spruzzare sulle pareti scelte. I colori saranno quelli della quadricromia Cmyk (ciano, magenta, giallo e key) come avviene nei processi di stampa tradizionali. Un sistema di controllo centrale permetterà di far volare i droni e di tenere traccia della loro posizione. I velivoli senza pilota si muoveranno comunque all’interno di una rete posizionata per prevenire eventuali incidenti. I droni dipingeranno sulla base di disegni che vengono trasmessi tramite un’applicazione. A essere rappresentato sugli edifici sarà il lavoro di un singolo o quello di più persone raccolto grazie a piattaforme di crowdsourcing. «Le nostre città sono piene di superfici bianche verticali, permanenti o temporanee. La copertura delle impalcature, per esempio, ha grandi potenzialità, ma viene usata poco, a volte per la pubblicità», ha detto il professore Carlo Ratti che è direttore del Senseable City Lab del Mit di Boston.
Dipingere su qualsiasi superficie
Paint by Drone inaugurerà una stagione artistica innovativa che vedrà l’integrazione della realtà fisica e di quella virtuale nella realizzazione di un’opera d’arte. La sua forza sarà l’adattabilità a qualsiasi superficie, senza limiti di tempo o di spazio. La Carlo Ratti associati sperimenterà così un altro modo per realizzare opere in verticale e open-source. Caratteristiche analoghe aveva avuto il progetto Osarc e il Vertical Plotter che ha vinto il Guinness dei primati a Expo 2015.
Un’opera d’arte condivisa
La realizzazione fisica dei dipinti sulle costruzioni sarà fatta a partire da una bozza fornita da un artista. Successivamente molti utenti potranno partecipare all’iniziativa scegliendo i colori e la sezione della “tela” da dipingere attraverso l’applicazione che comanda il drone. Le persone potranno anche cimentarsi direttamente nel disegno sull’app. Il progetto è anche un modo per arrivare a un’idea nuova della città, con graffiti urbani diversi da quelli fino a questo momento realizzati negli spazi comuni. Lo conferma anche Antonio Atripaldi della Carlo Ratti Associati che dice: «Con Paint by Drone il risultato finale è molto di più della somma delle parti». L’iniziativa nelle due città europee scelte per il lancio dovrebbe stimolare la scena artistica locale e rivelarne le potenzialità.