Se la cava come l’Ispettore Gadget grazie al suo pugno a molla
Da una veloce ricerca online, è emerso che il panda rosso sarebbe tutt’altro che innocuo. Quando morde e graffia fa male di brutto. Resta comunque all’apparenza un animale dolce e adorabile. Eppure questo non ha dissuaso gli sviluppatori di Ninja Rabbit Studios dal proporre un titolo, Panda Punch, in cui uno di questi esemplari se la cava in una natura futuristica a suon di cazzotti col suo guantone da pugile. Disponibile su tutte le console – noi l’abbiamo testato sulla next gen di Xbox -, è un prodotto indie ispirato alla grafica retro che con decine di livelli vi terrà impegnati per salvare il mondo.
Sviluppato come un platform tradizionale, il compito del nostro panda è esplorare, raccogliere risorse ed eliminare temibili robot che hanno invaso la terra. A livello di combat system, trovandoci in un 2D, non sono poi così tante le azioni per stendere quei giganti di ferro e bulloni. Il nostro braccio bionico è armato con un guantone da pugile che, in pieno stile ispettore Gadget, sfonderà lo stomaco dei cattivi.
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Ci sono poi le fasi da puzzle game, in cui dobbiamo trasportare casse e risolvere enigmi ambientali. Le mappe di gioco sono costellate di pericoli, come cespugli spinati e cannoni automatici che sparano in sequenza. Nulla di nuovo: basterà aspettare il momento giusto per saltare per evitare di perdere vita preziosa. Nel complesso dunque Panda Punch ricalca per stile di gioco molte delle esperienze platform già viste.
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In Panda Punch si muore spesso, dal momento che si hanno soltanto tre cuoricini a disposizione, dopo i quali si riparte dall’ultimo checkpoint raggiunto. A livello di ambientazione attraversiamo scenari naturali in cui sono presenti tracce della tecnologia letale. Se siete in cerca di un platform poco impegnativo e adorate i panda, con questo videogioco potreste aver fatto centro.
