Sembra un videogioco sviluppato da Quentin Tarantino, invece arriva da YCJY, startup svedese in cui lavorano solo due ragazzi: Josef e Christopher
Se a Quentin Tarantino gli prendesse mai la scimmia di sviluppare il suo videogame, probabilmente sarebbe identico a POST VOID, il frenetico sparattutto in prima persona per PC, Xbox One e Series, PlayStation 5, PS4 e pure Nintendo Switch.
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POST VOID, dopo-sbornia psichedelico
Perché in POST VOID c’è tutto ciò che il regista di origini italiani ama: violenza, sangue a flotti, situazioni assurde, frenesia, interni optical. Ed è pure parecchio psichedelico.
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L’opera in questione non arriva dagli USA ma da Gothenburg, in Svezia, dove ha sede la micro startup videoludica YCJY di Josef e Christopher.
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Assieme, i due hanno sviluppato uno dei più riusciti e spiritosi emuli di Doom visti in questi ultimi anni (e ne sono stati creati tantissimi, credeteci): frenetico, adrenalinico, sfidante e ovviamente esagerato, sia per quello che riguarda l’aspetto estetico, sia per ciò che concerne il gameplay. Tanto che, dopo averlo giocato, persino il buon vecchio Duke Nukem non sembrerà poi così dissacrante.
Il solo modo che abbiamo per restare in vita è uccidere chiunque ci si pari di fronte. Voi direte: “Che novità, come in tutti gli FPS usciti finora”.
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In realtà in POST VOID non si uccide per non essere uccisi, ma perché il protagonista è consumato da una sorta di idolo e lotta letteralmente contro il tempo per non fare una brutta fine.
Questo rende se possibile la produzione svedese ancora più adrenalinica e frenetica di quanto non sia mai stato alcun Doom o Quake, con livelli da percorrere letteralmente a perdifiato, correndo contro nemici che ci sparano addosso.
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Giocabilità vecchio stile, tanta azione, un buon numero di spaventi e soprattutto forti emicranie come nemmeno nei più terribili hang over per via di grafiche grezze e piatte escogitate appositamente per impastarsi mentre attorno a noi tutto ruota e cambia: che state aspettando?