Chi ama i videogiochi in cui bisogna occuparsi degli altri? Scoprite questo indie indonesiano
Più e più volte abbiamo impersonato il ruolo dei forestieri. Gli ultimi arrivati in città, sui quali si concentrano gli sguardi di tutti, a volte spaventati e altre volte accoglienti. L’incipit di videogiochi simili ci butta in una storia che è già in divenire, costringendoci a fare i conti con gli altri NPC, di cui anzitutto dobbiamo conquistare la fiducia. Potion Permit, opera della software house indonesiana MassHive Media è disponibile su Xbox Series X/S, con un’avventura fatta di pazienza, ricerca e incontri. Il nostro scopo sarà trovare risorse naturali in giro per il mondo per produrre medicamenti, pozioni e sostanze curative, diagnosticando i malanni degli abitanti dell’isola di Moonbury.
Realizzata con una pixel art che omaggia gli RPG retro, Potion Permit è un indie che può spingersi fino alla ventina di ore di gioco, coinvolgendo il gamer in una continua ricerca ed esplorazione dei biomi. Il protagonista, che possiamo editare velocemente nei primi istanti di gioco, dovrà consumare le suole delle scarpe, armato non soltanto di ingegno, ma anche di strumenti ben più affilati. Ma prima di uscire all’avventura, la cosa più difficile per uno scienziato è la diagnosi: qual è il problema del paziente?
In questo caso Potion Permit svela una delle sue caratteristiche più leggere, ovvero i minigiochi. Quick time event o esercizi (facili facili) di memoria vi condurranno alla risposta, a cui seguirà poi la ricerca delle risorse nel mondo, tagliando cespugli, raccogliendo fiori e molto altro. Nel laboratorio non abbiamo alambicchi o altre attrezzature per cucinare le pozioni: la sfida è dunque indovinare le forme dei vari ingredienti per completare il puzzle e, di conseguenza, la ricetta.
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Si tratta di una scelta che posiziona Potion Permit su un terreno decisamente accessibile ai gamer, in cui è difficile inciampare nella frustrazione. Questa logica puzzle game viene poi movimentata da un’anima un pelo più action: il nostro protagonista, infatti, deve combattere contro orsi, leoni e altre bestie, in una lotta in real time che, a dirla tutta, non annoia, ma neppure esalta. In un mondo 2D forse avrebbe avuto maggiore presa un combat system a turni.
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Disponibile soltanto in inglese, Potion Permit è un indie che ci sentiamo di consigliare a chi è in cerca di un’avventura rilassante e coinvolgente dal punto di vista della trama. A un prezzo accessibile, andrà ad arricchire più che degnamente la vostra libreria indie, aggiungendo un RPG dalla grafica fresca e dalle animazioni convincenti.