Abbiamo davanti un videogioco molto dolce e delicato, esattamente come la sua protagonista, che trae spunto da uno spettacolo di marionette, inserisce dinamiche che rimandano alle ombre cinesi e fonde tutto con uno stile indiano assolutamente delizioso
Greta è una bambina tremendamente imbranata. Non è cattiva, affatto. Ma è parecchio maldestra. Continua a combinare pasticci e solo per puro caso nessuno si è ancora fatto male, ma nel suo villaggio sono stufi dei suoi danni e hanno deciso di bandirla. Ha inizio così Projection: First Light, graziosissima produzione di Shadowplay Studios, Sweaty Chair e Blowfish Studios.
I ragazzi di Sweaty Chair
Abbiamo davanti un videogioco molto dolce e delicato, esattamente come Greta, che trae spunto da uno spettacolo di marionette, inserisce dinamiche che rimandano alle ombre cinesi e fonde tutto con uno stile indiano assolutamente delizioso. Detta così è un po’ criptica, lo sappiamo bene, per questo vi lasciamo al trailer, che illustra senza dubbio meglio le potenzialità e la consistenza di questo prodotto sviluppato in collaborazione tra più startup.
Di fatto Projection: First Light è un platform. La sua particolarità, oltre alla decisione di inscenare uno spettacolo di marionette virtuali, consiste nel giocare con la luce per creare ombre. A seconda di come sposterete la vostra fonte di luce proietterete ombre che diverranno vere e proprie piattaforme. Ma potreste anche chiudervi la via, perché, come avrete intuito, nel mondo di Greta l’ombra ha la consistenza di un solido.
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L’altra faccia di Paper Mario?
Questo aspetto ha permesso agli sviluppatori di creare una miriade di enigmi tanto piccoli quanto riusciti, in grado di diversificare Projection: First Light dalla massa del platform 2D e non solo per via del suo riuscito stile artistico. Stile che in diverse occasioni ci è sembrato strizzare l’occhio ai diorami di Paper Mario, con la differenza che li si guarda in controluce, o in negativo, potendo apprezzare solo le silhouette di questo mondo delicato e fatto di bastoncini, corda e carta.
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Suli store digitali di Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One e Steam, è dunque comparso un platform rilassato e compassato, che non eccede mai ma nemmeno delude. Un’opera valida sotto il profilo artistico che forse avrebbe dovuto osare un po’ di più sul versante del gameplay, ma non per questo merita di finire nel cono d’ombra di prodotti più noti.