Un’opera videoludica necessaria di questi tempi
Pur presentandosi con una grafica cartoon colorata e molto ispirata a quella di Paper Mario, Rainbow Billy: The Curse of the Leviathan è un videogioco che affronta tematiche decisamente profonde. Una su tutte: l’importanza del dialogo rispetto allo scontro. In un’epoca di violenza verbale e, ahinoi, di litigi che sfociano nelle aggressioni ai diversi o a chi viene visto come una minaccia, prodotti videoludici simili ci ricordano ancora la potenza dell’innocenza infantile di fronte alle difficoltà della vita. Disponibile anche su PlayStation 4, l’avventura si richiama ai cartoni animati degli anni ’30, facendo però molta attenzione alla cura cromatica degli ambienti. E, a proposito di colore, il mondo in cui viviamo è vittima di un terribile Leviatano che lo ha prosciugato di ogni sfumatura e vitalità: tutto è grigio e il nostro obiettivo è riportare la speranza nel cuore di tutti.
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Rainbow Billy: The Curse of the Leviathan è un platform in cui il protagonista deve risolvere puzzle ed enigmi sempre più complessi. In lingua inglese è fondamentale fare attenzione ai dialoghi, il terreno di incontro (mai scontro) con chi è caduto vittima di uno stato di perenne tristezza e rabbia. Per salvare il mondo non dovremo schiaffeggiare nessuno, ma soltanto usare le nostre canna da pesca e parlantina per convincere gli interlocutori dei tanti motivi per essere di nuovo felici. Gli sviluppatori canadesi di ManaVoid Entertainment hanno inserito anche la possibilità di ascoltare chi abbiamo di fronte, per capirne i punti deboli su cui fare leva.
C’è infine un’altra importante lezione di Rainbow Billy: The Curse of the Leviathan: nessuno si salva da solo. E, infatti, mano a mano che procediamo in questo meraviglioso mondo che riprende colore gli amici recuperati dalle tenebre grigio scure diventeranno parte del nostro gruppo. Se i primi dialoghi sono semplici, il loro contributo sarà sempre più importante per far cadere le barriere di tristezza e cattiveria erette dal Leviatano nell’animo degli abitanti. Il videogioco è di quelli ideali per un gameplay in famiglia, magari con un piccolo gamer accompagnato dai saggi genitori.