Ecco un cibo che non potrà mancare dal menu quando l’uomo andrà su Marte
Un cenone di Capodanno senz’altro frugale, ma parafrasando Howard Wolowitz della serie The Big Bang Theory “non ci si va per il cibo, ma per il panorama”. Qualche giorno fa gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale si sono gustati i primi ravanelli mai coltivati in orbita. Il traguardo agricolo e culinario è degno di nota, soprattutto perché la microgravità ha un effetto sulle colture che gli scienziati stanno ancora analizzando. Non si tratta del primo vegetale coltivato e poi gustato nello spazio: oltre al cibo preconfezionato che gli astronauti hanno a disposizione durante la loro permanenza, in passato è andato bene anche l’esperimento agricolo per la lattuga.
Leggi anche: Così l’AI rende possibile il ‘pork miracle’ cinese
Fonte: profilo Twitter Adrian Fartade
Ravanelli: buoni e utili
Stando alle dichiarazioni rilasciate a fine pasto dagli astronauti, i ravanelli spaziali erano buoni e freschi come quelli di un comune orto terrestre. La notizia dell’avvio di questa coltivazione era stata rilanciata a inizio dicembre anche da Adrian Fartade, esperto e divulgatore, secondo il quale questa operazione potrebbe “aiutare a mantenere equipaggi su lunghi viaggi e magari anche su altri mondi”. Dei 19 ravanelli raccolti in buone condizioni, nove sono stati offerti all’equipaggio, mentre i restanti faranno ritorno sulla Terra per un test scientifico e (ci immaginiamo) culinario.
Ravanelli freschi stanno crescendo ora sulla Stazione Spaziale Internazionale!! 😀
Sono bellissimi e magari saranno anche buonissimi! Un giorno serre simili aiuteranno a mantenere equipaggi su lunghi viaggi e magari anche su altri mondi! #ISS #scienza #spazio pic.twitter.com/2cYcH1jmXa— Adrian Fartade – Link4Universe (@Link4Universe) December 1, 2020
Le condizioni in cui sono cresciuti questi ravanelli non sono state senz’altro facili, ma sarebbero invidiabili dal punto di vista della qualità alimentare. “Sono più puliti di qualsiasi altro si possa comprare in negozio”, ha commentato il ricercatore Karl Hasenstein. Con Elon Musk che non distoglie lo sguardo da Marte, il pianeta su cui ha in mente di fondare una prima colonia umana, il futuro dell’esplorazione spaziale deve puntare anche sul cibo, per sostenere giorno dopo giorno gli esperti nei loro viaggi e scongiurare la food monotony.