Dal Brasile l’ultima opera dello studio indie Galope Team su Nintendo Switch
Siamo noi che non vogliamo abbandonare il retro gaming, o è forse l’industria stessa a non volersi separare dai videogiochi di un tempo? Risposta complessa. Mentre ci pensate, però, vorremmo presentarvi un titolo che avrebbe tranquillamente potuto viaggiare sul Nintendo NES (gioiello lanciato nel lontano 1983, preistoria ormai): stiamo parlando di Ravva and the Cyclops Curse, un platform a scorrimento orizzontale colorato, divertente e un pelo sfidante (come richiedeva lo spirito dell’epoca). Andiamo a scoprire di più nella nostra recensione per Nintendo Switch.
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Recensione di Ravva and the Cyclops Curse
Sviluppato dalla software house indie brasiliana, Galope Team, Ravva and the Cyclops Curse è un videogioco estremamente classico nella sua impostazione, con una trama essenziale che ci mette nei panni di una strega apprendista, Ravva, a cui tocca in sorte il compito di salvare il mondo dal malefico Lord Ciclope. Nulla di più scontato, ovviamente. Il gameplay richiama esattamente i titoli intramontabili degli anni ’80 con una grafica a 8-bit che caratterizza l’atmosfera. Diversi tipi di attacco sono necessari per abbattere nemici che sbucano da ogni parte. Completano il quadro le poche vite a disposizione che ci separano dal game over.
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Piacevole anche la colonna sonora, con quelle musichette davvero orecchiabili che costringevano spesso mamma e papà a urlarci di abbassare il volume. Sulla Nintendo Switch basta indossare comode cuffie e immergersi in un’esperienza indie colorata e ricca di sfide. Purtroppo il videogioco – davvero abbordabile nel prezzo – sconta difetti legati, ad esempio, alla longevità: sono dieci i livelli complessivi e gli scontri con i nemici non sempre offrono sufficiente varietà. Al netto di tutto questo lo sforzo è encomiabile: Ravva and the Cyclops Curse è un videogioco che svolge al meglio il suo dovere, ovvero riportarci indietro nel tempo per mostrarci quanto poco bastava per divertirsi.