Dal Giappone una storia tenera sull’argomento più difficile
Non è la prima volta che un videogioco affronta la morte. Molte software house indipendenti si sono misurate con uno dei temi più profondi e misteriosi di sempre. A volte l’esito è un prodotto originale, altre volte no. Ma questo, come si dice, fa parte della vita. Sviluppato dalla software house giapponese Odencat, Bear’s Restaurant – qui il sito – è uno di quei titoli indie che incuriosisce e a cui va concesso il tempo per svelarsi in tutta la sua tenerezza. Nei panni di un gatto aiuto cuoco di un piccolo ristorante gestito da un gigante orso chef, il nostro compito è dare una mano con le ricette e prendere gli ordini dai clienti. Clienti un pò speciali, dal momento che sono qui letteralmente per la loro ultima cena. Scoprite di più nella nostra recensione di Bear’s Restaurant.
Leggi anche: The Suicide of Rachel Foster: film interattivo in un passato oscuro
Recensione di Bear’s Restaurant
Lanciato in origine su smartphone, Bear’s Restaurant è appena atterrato su Nintendo Switch, con un versione disponibile anche in italiano e un inedito capitolo finale che metterà il nostro protagonista in una nuova posizione dopo la dipartita del capo orso. Con videogiochi simili non si può certo parlare di livelli di difficoltà: tutto quello che bisogna fare è immergersi nella storia e in dialoghi (non sempre originalissimi) che avranno come tema il cibo e non solo. In un non luogo, dentro un tempo sospeso, il protagonista non ha alcuna memoria del proprio passato.
Leggi anche: Giocando a Lydia si impara che i mostri non sono nell’armadio ma in famiglia
Nel corso dei nostri giorni lavorativi incontreremo varie persone scomparse e di passaggio nel nostro ristorante per l’ultima scorpacciata prima di prendere il treno alla Stazione. Con una tenerezza e al tempo stesso un coraggio nel saper affrontare certi argomenti senza pietismo, Bear’s Restaurant ci ha convinto nel suo sviluppo. Non pensiate che sia uno di quei titoli in cui occorre preparare da mangiare con i secondi che corrono e i clienti che si spazientiscono. Con una pixel art discreta e un audio rilassante, il gamer (grande o piccino che sia) può concedersi un viaggio ricco di riflessioni.