Sviluppato da DANG!, il videogioco è originale e dinamico
Se è divertente anche soltanto con un’arma vuol dire che merita. Boomerang X, ultima uscita della software house indie DANG! di New York, è appena uscito su Nintendo Switch dove abbiamo testato questo fps originale e pieno di mistero. Con un intro breve e dal taglio cinematografico, gli sviluppatori hanno voluto darci soltanto un assaggio della trama che andremo a scoprire. Un’isola sperduta (e apparentemente deserta) spicca all’orizzonte, mentre la barchetta in legno procede su acque tranquille verso la spiaggia . Al risveglio del protagonista, tuttavia, scopriamo che siamo sopravvissuti a un naufragio e l’imbarcazione è distrutta a pochi metri da noi. Il deja vu con Lost è istantaneo. Così ha inizio uno dei viaggi indie più dinamici che abbiamo mai provato. Scoprite di più nella nostra recensione di Boomerang X.
Recensione di Boomerang X
Dal nome, Boomerang X suggerisce già qual è l’arma principe del titolo. Pochi istanti dopo l’inizio del gioco, che procede in lunghi corridoi con limitatissima possibilità di esplorazione, la raccogliamo all’interno di uno scenario esotico. Come sempre accade è questo il momento migliore per istruire il gamer con il tutorial: il videogioco non è affatto difficile e, anzi, gli straordinari poteri del protagonista (a cominciare da un’abilità sorprendente nel saltare) regaleranno combattimenti frenetici e mai standardizzati. Tramite un puntatore, non sempre ben visibile sullo schermo tra le mille sfumature cromatiche dell’isola, potremo mirare ai nemici.
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Il boomerang non serve soltanto a uccidere insetti giganti o mostruose creature, ma anche a sbloccare portali o ponti. Autentica protagonista del gioco, quest’arma non ci ha mai annoiato, dandoci invece una sensazione di trovarci all’interno di un vero parco divertimenti stile fps. Del protagonista vedremo soltanto le braccia e, a prima vista, potrebbe quasi sembrarvi una sorta di mummia. I combattimenti sono al centro del gameplay di Boomerang X e il modo migliore per affrontarli – qui ci ispiriamo alla scuola DOOM – è non stare mai e poi mai fermi. La visuale che avrete, infatti, è limitata e i nemici potrebbero comparire all’improvviso anche alle vostre spalle. Davvero notevole il lavoro grafico che, al netto di qualche calo di frame rate, regala un’esperienza fluida a dir poco appagante.