Da Adglobe un titolo indie in un mondo su cui cade una necropioggia perenne
Quando si parla di metroidvania si va a toccare lo zoccolo duro dei gamer che non amano i gameplay in discesa e i titoli troppo abbordabili. Si tratta di un genere punitivo, tosto, che richiede impegno e molte ore di gioco. Eppure si può anche tentare di innovare in un campo dove ormai tutto sembra essere stato scritto. Ender Lilies: Quietus of the Knights è disponibile su Nintendo Switch con la storia di Lily, una bambina che si risveglia in un mondo caduto in rovine, e inizia il suo viaggio in cerca di risposte. Sviluppato dalla software house giapponese Adglobe, il titolo è un platform a scorrimento orizzontale e verticale, con una discreta offerta in termini di combat system e un ottima realizzazione grafica. Scoprite di più nella nostra recensione di Ender Lilies: Quietus of the Knights.
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Recensione di Ender Lilies
Disponibile anche con sottotitoli in italiano, Ender Lilies: Quietus of the Knights prende il via in una cupa caverna, nella quale la giovane sacerdotessa si risveglia e incontra Umbral Knight, cavaliere dai tratti oscuri ma dai nobili intenti. Sarà infatti lui – o meglio, la sua presenza spirituale – ad aiutarci nei combattimenti. Pur governando soltanto un personaggio, il gamer noterà che una volta sguainata la spada comparirà l’eroe corazzato, mentre Lily se ne resterà sul campo di battaglia inerme e quasi impaurita. Il contrasto grafico e di animazione tra l’ambiente circostante – da incubo – e l’innocenza candida di questa piccola è costante in tutto il gameplay.
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Combat system
Trattandosi di un titolo a scorrimento orizzontale, i combattimenti non offrono spazi ampi per variare nelle strategie. Non esiste la parata, ma Lily può comunque evitare colpi o cariche avversarie gettandosi a sinistra o a destra, colpendo così i mostri alle spalle. La vivacità dei combattimenti sta molto nell’abilità del gamer di cambiare arma e sfruttare quella più adatta. Sui mostri il lavoro di sviluppo è stato più che buono, con una caratterizzazione degli sprite e la possibilità di incontrare nemici che utilizzano pattern d’attacco diversi.
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Tra gli aspetti che più ci hanno convinti di questo titolo è stata però l’inclusività, ovvero la capacità di offrire un gameplay che non fosse punitivo, con tanti checkpoint sparsi lungo la mappa di gioco e una difficoltà tutto sommato non sempre irresistibile da parte dei nemici. A differenza di esperienze più toste, Ender Lilies: Quietus of the Knights non spara tutte le proprie cartucce nell’azione. Nel corso del viaggio si incontreranno NPC e in alcuni momenti la nostra piccola riuscirà a scoprire qualcosa di più su di sè e sul destino di un mondo sul quale cade una perenne necropioggia. Davvero utili e ben scritti i dialoghi e le lettere che si ritroveranno lungo il cammino.
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Mano a mano che si prosegue si acquistano nuove abilità e i nemici si fanno ovviamente più letali. Se dobbiamo trovare un difetto macroscopico a Ender Lilies: Quietus of the Knights ci sentiamo di sottolineare un comparto audio non proprio bilanciato. Se da una parte il gameplay viene accompagnato da una colonna sonora azzeccata, alcune fasi di gioco risultano completamente mute. Forse sarebbe bastano inserirle ovunque senza lasciare orfani i gamer.