Recensione di Just Die Already, un Suicide Squad della terza età

I nonni sono teneri e fantastici, ma vi sarà senz’altro capitato di averli visti arrabbiati o, peggio, infuriati per una qualche circostanza della vita (e magari avete anche prove video altamente tiktokabili). Non sentitevi in colpa se li avete già condivisi sui social, perché non potreste mai esagerare come hanno fatto gli sviluppatori di DoubleMoose, sfornando uno dei titoli più irriverenti sulla terza età. Stiamo parlando di Just Die Already, disponibile anche su Xbox Series X/S, con un sandbox ricchissimo di black humor, situazioni decisamente imbarazzanti e anarchia a tutto spiano. Scoprite i dettagli nella nostra recensione di Just Die Already.

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Recensione di Just Die Already

Come in una sorta di riedizione di Suicide Squad (con qualche capello bianco in più), la nostra squadra è composta da quattro protagonisti tra i quali potremo scegliere (due uomini e due donne, il politicamente corretto sta soltanto qua). Non che faccia molta differenza: ogni protagonista ha sì le sue caratteristiche fisiche, ma il divertimento starà tutto nel calarlo in un mondo che assomiglia di più a un campo minato.

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La primissima missione da portare a termine, per quanto facile, rende l’idea dell’impronta che gli sviluppatori hanno voluto dare al gameplay: uscire dalla stanza della casa di riposo in cui qualche figlio irriconoscente ci ha rinchiuso per liberarsi di noi. In Just Die Already ci si fa male, molto male. Basta aprire un cassetto, voltare l’angolo di un corridoio o semplicemente scivolare per ottenere un effetto che andrà un pelo oltre il banale ematoma. Non spaventatevi: la grafica cartoon renderà il tutto spassoso e leggero.

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È qui la festa?

Just Die Already non ha una storia di fondo, se non una quotidianità piena di movimento e avventura che i nostri eroi ottuagenari potranno affrontare in piena libertà. Le missioni variano da “vediamo quanti arti riesci a perde senza morire” ad altre stramberie che manco i wrestler potrebbero replicare. Se l’horror è un genere ampiamente esplorato nel mondo gaming – con punte di eccellenza riconosciute – la comicità resta ancora un terreno, appunto, minato. Il rischio concreto è non riuscire a strappare nemmeno una smorfia e, purtroppo, ci è capitato in passato di aver sotto mano titoli che si sono rivelati buchi nell’acqua.

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Forse la strada del black humor, senz’altro più facile per chi ha la mente creativa come quella degli sviluppatori di Just Die Already, è quella che ci sentiamo di consigliare per coltivare altri titoli del genere. Al netto di qualche bug e difetto grafico, il titolo si lascia giocare alla grande, soprattutto se avete abbastanza joypad a disposizione. Da soli ci si diverte, in quattro – massimo possibile, sennò altro che caos – la questione raggiunge vette ancora inesplorate di stupidera.

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