Tutti a bordo, mostri compresi
Il treno è sempre il treno, sospirava Renato Pozzetto ne Il ragazzo di campagna. E molte cose non sono cambiate dagli anni Ottanta, soprattutto per noi poveri pendolari. Ritardi, sporcizia e aria condizionata o riscaldamenti inconsapevoli della stagione in corso. Ma quel tu-tun-tu-tun sulle rotaie ci ha spesso coccolato, aiutandoci a vagare con la mente in attesa dell’arrivo. Nel viaggio che vi proponiamo dobbiamo chiedervi la cortesia di salire su una carrozza diretta niente poco di meno che all’inferno. Monster Train First Class è disponibile per gli abbonati al Game Pass, ma noi l’abbiamo provato anche su Nintendo Switch, dove ci siamo buttati in questo frenetico gioco di carte collezionabili pieno di sfide. Scoprite di più nella nostra recensione di Monster Train First Class.
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Recensione di Monster Train First Class
Gli amanti del genere deckbuilding se l’erano già goduto lo scorso anno, quando Monster Train First Class si era ritagliato uno spazio di visibilità non da poco. Sviluppato dalla software house indipendente di San Francisco, Shiny Shoe, il titolo non è dei più accomodanti per chi è nuovo alle carte collezionabili in console. Per vincere ogni sfida bisogna occuparsi non di uno, ma di tre diversi campi di battaglia in cui i nostri eroi affrontano nemici sempre più spietati. La storia è praticamente assente in Monster Train First Class e tutto è in mano al gameplay.
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Ogni giocatore ha la possibilità di partire con un mazzo che dovrà poi perfezionare, sbloccando decine e decine di nuove carte. Il bello di titoli simili sta senz’altro nella rigiocabilità pressoché infinita, dal momento che ogni partita può essere completata (e vinta) seguendo diverse strategie. Come vi abbiamo detto nella recente recensione di Shadowverse: Champion’s Battle, uno delle noie principali del genere in questione sta nella staticità delle schermate durante i momenti clou della battaglia. Monster Train First Class non eguaglia certo Shadowverse: Champion’s Battle per virtuosismi grafici, ma accompagna il gamer dandogli davvero al sensazione di essere a bordo di un treno senza freni che precipita dritto all’inferno.