Da Monomi Park il titolo indie per cambiare aria
Di Slime Rancher si parla da oltre cinque anni. Prima su PC, poi sulle console e ora su Nintendo Switch, l’avventura indie in questione ha regalato non poche soddisfazioni alla software house Monomi Park, California, omaggiata anche da numerosi gameplay di streamer che hanno fatto conoscere più da vicino un FPS che, in realtà, non è un FPS. A primo impatto il videogioco ci è sembrato una esperienza molto simile a quella di Journey to the Savage Planet (qui sotto trovate la nostra recensione), in cui un buffo astronauta deve esplorare un pianeta ostile e pieno di nemici melmosi. Nulla di più diverso: se in quel caso avevamo proiettili, in questo l’arma è sempre scarica e serve per allestire la nostra fattoria con tanto di allevamenti di slime. Ma una cosa alla volta. Scoprite di più nella nostra recensione di Slime Rancher: Plortable Edition per Switch.
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Recensione di Slime Rancher: Plortable Edition
Colorato e molto invitante, Slime Rancher: Plortable Edition è un videogioco in prima persona. La protagonista è Beatrix LeBeau, giovane di belle speranze che a un certo punto della sua vita prende una decisione drastica e parte. All’incirca a mille anni luce dalla Terra trova quella che a stento potremmo definire casa: non c’è anima viva e le uniche altre creature sono gli slime, entità gommose e a prima vista simpatiche. Il nostro compito è risucchiarle con il nostro fucile (figlio dei fiori) e dare il via a una versione stellare di Animal Crossing.
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Una cosa però il nuovo pianeta l’ha in comune con la Terra. Occorre il concime per generare i frutti della terra. E qui tornano utili i simpatici slime, il cui plort – non potevano chiamarla cacca, sarebbe suonato troppo bizzarro – ci può tornare utile per rendere fertili i campi. Tutta questa atmosfera bucolica non deve però trarvi in inganno: vuoi perché c’è sempre qualcosa da fare, vuoi perché la visuale in soggettiva non dà modo di tenere sotto controllo la situazione, il ritmo è tutt’altro che rilassante in Slime Rancher: Plortable Edition.
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Non tutti gli slime sono docili e facili da catturare e per coltivare il cibo occorrerà tenere a bada i più agitati di loro. Tutto sommato c’è molto da fare ed essendo soli soletti occorre organizzarsi. Slime Rancher: Plortable Edition è una piacevole deviazione dal tema classico dei videogiochi in stile agricolo. Davvero consigliato per gli amanti del genere che, stanchi dei soliti campi terrestri, hanno voglia di cambiare aria.