Da Neon Giant un videogioco cyberpunk per illuminare l’estate dei gamer
Fare centro al primo colpo. The Ascent è il biglietto da visita con cui la startup svedese Neon Giant si è presentata al gran galà del gaming, nel pieno dell’estate, a più di un mese dall’E3 che ne aveva ufficializzato la data del rilascio. StartupItalia ha potuto giocare al titolo, disponibile in esclusiva sull’ecosistema Xbox, su PC e gratuitamente per tutti gli abbonati alla libreria Game Pass. Siamo stati catturati e non poteva essere altrimenti: il videogioco in questione si struttura in un universo cyberpunk, distopico, cupo e al tempo stesso sempre illuminato da una metropoli al neon, dove nessuno dorme e il traffico travolge tutto e tutti. Se l’estate scorsa, di questi tempi, in moltissimi aspettavano Cyberpunk 2077, quest’anno è il turno di un prodotto che non ambisce certo a sfidare la densità e la ricchezza dei titoli tripla A, ma che non teme comunque di esplorare un genere in cui tanto è già stato visto. Scoprite di più nella recensione di The Ascent.
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Recensione di The Ascent
A Veles sono le corporazioni a comandare e quando, improvvisamente, il mondo collassa il caos prende il sopravvento. Se amate gli scenari alla Blade Runner, se avete già giocato a titoli indie come Cloudpunk (consegnando pacchi in una megalopoli), The Ascent è pronta ad accogliervi con i suoi vicoli tentacolari, la vita notturna insaziabile e gli innumerevoli pericoli. Il titolo, sviluppato in visuale isometrica, è a nostro avviso un salto di qualità per questa impostazione grafica e potrebbe conquistare anche i più riottosi. La software house l’ha pensato come action RPG in cui armi, potenziamenti e qualità del personaggio vengono perfezionati mano a mano che la storia procede.
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Oltre all’esplorazione di un mondo cyberpunk con una quantità di dettagli sorprendente e magnetica, The Ascent porta il gamer a scontrarsi con un’umanità di nemici spietata e armata fino ai denti. L’editing del nostro personaggio, all’inizio del titolo, è snello e a questo seguirà l’avvio di una storia piena di missioni e possibilità di conoscere la lore di un mondo asfissiante. Grazie alla visuale isometrica il gamer ha la possibilità di indulgere sulla verticalità di Veles, andando ad osservare la vita che pulsa nei bassifondi, scoprendo angoli dove movimenti, luci e dettagli sono molto di più che virtuosismi.
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Sparare non basta
The Ascent è un twin stick shooter e l’esperienza più intensa si ha proprio nelle fasi degli scontri. Gli attacchi avvengono per lo più a distanza, con bocche di fuoco sempre più tecnologiche e determinanti. Oltre a sparare e orientare l’altezza di tiro con il controller (aspetto niente male, che evita il rischio ripetitività), il protagonista deve sfruttare a proprio favore il terreno di scontro, evitando di piazzarsi in un punto nella speranza di fare piazza pulita. I nemici, di solito, sono sempre più veloci di noi e dunque è importante saltare o correre all’indietro facendo fioccare i proiettili.
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Per concludere questa recensione di The Ascent non possiamo non citare il grande lavoro grafico che ha visto la realizzazione a mano di armi e molto altro. Anche l’aspetto audio è appagante e, con il giusto headset, promette di avvolgere il gamer in un’esperienza matura, sia nelle fasi di combattimento sia in quelle di esplorazione, dove i rumori di Veles risuonano credibili e autentici.