Una storia non così originale. Ma la direzione artistica ribalta il giudizio
Sperimentare è una delle missioni delle software house indie. Lontane dai binari un po’ rigidi dei tripla A, hanno la possibilità di avanzare proposte, talvolta facendo centro, talvolta toppando. Shuyan Saga è il titolo sviluppato dalla canadese Lofty Sky Entertainment che punta moltissimo sulla narrazione di una storia. Ma non lo fa soltanto con lo stile tipico delle visual novel. In aggiunta il gamer dovrà anche gestire le meccaniche di un picchiaduro, mettendo da parte il relax della lettura per concentrarsi su mosse e combo. I presupposti non sono per niente male, ma l’effetto finale com’è? Vediamolo insieme nella nostra recensione.
Shuyan Saga è un videogioco disponibile in italiano. Dopo aver selezionato il primo libro (sono tre in tutto) e il livello di difficoltà arriviamo al primo effetto wow: i disegni sono sensazionali, impreziositi da un audio più che azzeccato e da una coinvolgente voce narrante che presenta i fatti. In alcuni casi si sfocia in accenni di anime. L’impatto con il mondo di Shuyan Saga è con uno scenario di guerra: i terribili Guer stanno distruggendo ogni cosa in un prologo a cui segue l’incontro con la protagonista, una giovane molto abile nei combattimenti.
La prima fase picchiaduro non tarda ad arrivare e funziona come un rapido tutorial dove andranno banalmente atterrati due avversari. A livello grafico la scelta è stata quella di proporre una visuale dall’alto che dà modo di controllare l’intero terreno di gioco. I comandi sono semplici, nulla che vi farà impazzire.
Va detto che, per quanto sia interessante il mix, Shuyan Saga è un titolo senz’altro più sbilanciato verso il genere visual novel. Per dirla altrimenti: non farete incetta di combattimenti, perché la software house li ha inseriti in alcuni momenti della trama, come ingredienti per rendere ancora più vivace la storia.
Come nelle visual novel bisogna scegliere cosa dire e cosa fare, piegando la trama in una direzione specifica. Se la storia non è delle più originali, la direzione artistica è stata davvero superba, con una cura delle tavole davvero rara. Suoni, rumori e doppiaggi rendono i disegni parlanti quando già basterebbe l’immagine statica per trasmettere sensazioni forti.