Saranno realizzate con materiali estratti da smartphone, fotocamere e altri dispositivi tech in disuso. La raccolta si concluderà il 31 marzo
Gli organizzatori delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi di Tokyo 2020 hanno annunciato che produrranno tutte le medaglie d’oro, d’argento e di bronzo con materiale recuperato da smartphone in disuso e altri oggetti elettronici.
Il comitato olimpico è riuscito ad raccogliere più di 47.488 tonnellate di vecchi componenti di elettronica, tra processori, chip, pc e cellulari, il tutto grazie ad una rete capillare di punti raccolta organizzata su tutto il territorio giapponese. Forte la partecipazione e la solidarietà da parte dei cittadini e delle aziende del Paese, una solidarietà, quella mostrata dalla popolazione, di cui il governo giapponese si è detto estremamente soddisfatto.
Il Comitato organizzatore dei Giochi ha fatto sapere che stima di completare la raccolta dei materiali entro il 31 marzo prossimo.
Tokyo 2020 Medal Project
Il Tokyo 2020 Medal Project era stato avviato, con notevole anticipo, nel 2017 dal Comitato organizzatore dei Giochi Olimpici e prevedeva la raccolta di smartphone e altri gadget tech in disuso, in diversi punti strategici delle città giapponesi.
Ma le donazioni sono andate ben oltre le più rosee previsioni. Tant’è che già nello scorso ottobre si erano raggiunti le 47.500 tonnellate di rifiuti elettronici, tra cui 5 milioni di telefonini raccolti dall’operatore mobile giapponese Ntt Docomo nei punti vendita sparsi nel Paese, e anche tra uffici postali e edifici pubblici.
Le medaglie green: Oro, Argento e Bronzo
Le 5000 medaglie in palio per gli sportivi, nella edizione delle Olimpiadi Tokyo 2020, saranno create dalla fusione delle componenti di materiali tech usati. Non tutte, come è ovvio: ma solo le piccole parti in oro, argento e bronzo. Verranno estratte, smistate, selezionate e poi rifuse.
E la raccolta è già a buon punto. Il bronzo necessario, pari a 2.700 kg, è stato finito di raccogliere a giugno.
Per l’oro si è arrivati al 93,7% del totale, pari a 28,4 kg su 30,3 kg, mentre per l’argento si è all’85,4%, pari a 3.500 kg su 4.100 kg. Vista la quantità di oggetti donati anche negli ultimi mesi, gli organizzatori hanno detto di essere già certi di poter reperire senza problemi il materiale restante. La raccolta si concluderà il prossimo 31 marzo.
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Risultati sorprendenti e che segnano un importate passo avanti verso il riuso di materiale a rischio: che deve essere incoraggiato in ogni modo possibile.
Sensibilizzare in queste occasioni di visibilità mondiale, la necessità di salvaguardare l’ambiente e il nostro territorio è argomento cruciale per tutti. L’esempio virtuoso delle Olimpiadi di Tokyo rappresenta un importante “punto più che favorevole” di non ritorno.