Niila Games e l’illustratrice Ida Hartmann hanno realizzato un titolo prezioso e urgente
I videogiochi, forse meglio di qualsiasi altro medium, stanno prendendo molto sul serio il tema della salute mentale. Chi ha oltre trent’anni sa che purtroppo certi argomenti non hanno mai fatto breccia, forse per vergogne collettive, forse per colpa di un pregiudizio sociale che ancora oggi bolla chi ha bisogno di aiuto come un persona irrecuperabile o, peggio, capricciosa. La Generazione Z, i giovanissimi, hanno un approccio diverso alla questione, più aperto e disinvolto: sono i primi a chiedere che si alzi il volume. Su StartupItalia abbiamo recensiti diversi titoli maturi, perlopiù graphic novel che si concludono in pochissime ore ma che sanno lasciare il segno. Stilstand, opera prima della software house danese Niila Games, è un (capo)lavoro realizzato a quattro mani insieme alla talentuosa illustratrice Ida Hartmann. Lo abbiamo provato su Nintendo Switch.
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Quanto volte ci è capitato di passare un periodo di solitudine, di difficoltà, magari di apatia. Quando niente e nessuno sarebbe stato in grado di risollevarci il morale mentre noi eravamo lì immobili e in attesa che dal nulla il destino venisse a bussarci alla porta per cambiarci la vita in un attimo. Di questo in fin dei conti si parla di Stilstand, dove andiamo a seguire la vita di una giovane ragazza di Copenaghen. Il videogioco ha un gameplay minimal: sviluppato con strisce di fumetto che si animano sulla schermata e sulle quali abbiamo una parvenza di interattività (possiamo sollevare la mano per fumare una sigaretta o prendere una bottiglia per scolarci una birra alla goccia), il titolo è un viaggio riflessivo alla scoperta di una normalità come tante altre. Non c’è perdizione: è la vita che a volte non va come vorremmo.
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In lingua inglese, Stilstand è un prodotto pregevole, che mescola black humor a una matita crudele verso il mondo, con tinte in acquaforte come in un disegno di Francisco Goya. I visi e le figure degli uomini sono quasi deformi, esageratamente brutti forse proprio per appesantire un clima di tristezza e depressione. Come in tutte le graphic novel abbiamo anche la possibilità di scegliere, ad esempio se uscire di casa oppure poltrire; che tipo di risposta dare a un tizio che ci prova. Immedesimarsi non è difficile, soprattutto perché la startup danese ha messo sul piatto una storia che potrebbe essere quella di chiunque.
Se avete già dato una chance a una graphic novel, investendo pochi euro in un videogioco invece che in un bel romanzo (e, soprattutto, se non ne siete rimasti delusi), allora Stilstand è un videogioco che saprà farvi ragionare. La salute mentale, assente pesante del dibattito pubblico nonostante le enormi ferite lasciate dal lockdown e dalla pandemia, deve fare breccia in tutti noi. Non perché potrebbe capitare a chiunque di stare male o di vivere un momento di difficoltà. Serve che faccia breccia perché nessuno deve essere lasciato da solo. Amico, famigliare, conoscente, collega che sia.