Un puzzle game sempre fermi in bottega. Si viaggia con l’immaginazione
Perché sforzarsi di spendere fior di quattrini, investendo sulla grafica e sugli effetti speciali, quando basta creare una bellissima storia che stuzzichi la nostra immaginazione? Strange Horticulture fa questo: ci dà una mappa immensa, piena di luoghi e posti da esplorare. Ma mica ci andremo per davvero. Noi, in qualità di gamer, resteremo comodi nella nostra locanda, in compagnia di decine e decine di piante. Sarà il software a dirci se la visita in quel posto o quell’altro avrà dato i frutti sperati. Scoprite di più su un titolo davvero intrigante, disponibile su Nintendo Switch.
Disponibile in italiano, Strange Horticulture è un ottimo prodotto indie sviluppato da Bad Viking, software house con sede in Gran Bretagna. “Rob writes the code, and John makes it look good”, campeggia sul loro sito. La coppia, stando ai risultati, funziona alla grande. Il titolo è un puzzle game, pieno di rompicapi, ma soprattutto con una costante attenzione alla storia, sviluppata su più giorni. Il nostro protagonista ha ereditato questo strano negozio da un parente deceduto. Al suo interno ci sono piante, ma non piante qualsiasi.
A dirla tutta non sappiano se siano più strane loro o gli avventori che si alterneranno al bancone. Richieste di ogni tipo, che vanno ben al di là di un bellissimo fiore da regalare alla fidanzata. Qua c’entrano le arti magiche, nascoste in piante dai nomi bizzarri e dall’estetica sorprendente. Al nostro tavolo di lavoro possiamo indugiare sulle loro caratteristiche, anche se all’inizio saremo totalmente all’oscuro degli effetti che potrebbero procurare.
Non resta che indagare, girando per il mondo e cercando di capire qual è la specie indicata allo scopo. A livello grafico Strange Horticulture è a nostro avviso eccellente. Le piante sono decine e decine, tutte diverse tra loro, ma anche il tavolo da lavoro ha il suo perché, così come i clienti, tenebrosi e a volte inquietanti. Lo stile è quello cartoon, tutt’altro che infantile. Il bello di questo titolo è lasciarsi suggerire dall’istinto, senza la paura di procedere per errori. Bisognerà raccogliere la voglia di viaggiare nel mondo, ad esempio innaffiando meccanicamente le piante.