Introducendo le migliori serie di febbraio ci eravamo detti che, dopo la fine di Succession, era il momento di attendere un nuovo fenomeno seriale. Pare che marzo ci abbia ascoltato, perché questo mese escono diversi titoli che, almeno sulla carta, promettono di tenerci incollati alla poltrona e di aprire nuovi mondi in cui non vediamo l’ora di buttarci.
E la situazione è così ricca, che dobbiamo fare uno strappo alla regola e parlare anche di una serie uscita tecnicamente a febbraio, ma che per vari motivi non abbiamo potuto inserire nell’articolo precedente. Una serie che, per una volta, abbiamo già visto al momento di scrivere queste righe, così che non si parli tanto di speranza, quanto di una prima, ragionevole certezza. Partiamo quindi dall’antico Giappone per iniziare un viaggio che porterà fino allo spazio profondo.
Shōgun
Tratto dall’omonimo romanzo di James Clavell, datato 1975 e considerato una delle colonne della contemporanea passione occidentale per il Giappone, Shōgun è un’ambiziosa miniserie che racconta la storia di John Blackthorne, marinaio inglese che naufraga sulle coste nipponiche nel 1600, solo per trovarsi invischiato in una pericolosa guerra fra signori feudali, avidi di potere dopo la morte del loro signore. Le prime due puntate non hanno lasciato grossi dubbi: grandi mezzi produttivi, attenzione maniacale ai dettagli, una scrittura solida e il robusto carisma di interpreti come Hiroyuki Sanada e la giovane Anna Sawai, in rampa di lancio dopo Pachinko e Monarch. Se vi piacciono le grandi avventure storiche, difficile trovare di meglio.
Quando: Dal 27 febbraio. Dove: Disney+
The Regime
Dopo l’ottima Mare of Easttown, del 2021, Kate Winslet torna su HBO (e su Sky in Italia) con una miniserie che promette di essere un vero e proprio “One Woman Show”. Protagonista è la cancelliera di un immaginario stato europeo, a capo di un regime autoritario prossimo al fallimento, e in cui rimane solo lo spazio per la corruzione, la paranoia, i giochi di potere. A smuovere le acque di quello che potrebbe essere un semplice specchio di alcune realtà effettivamente esistenti in Europa e poco oltre, arriva il filtro dell’ironia: i trailer rilasciati in rete parlano di una storia stramba, divertente, surreale, in cui dramma e commedia si mescolano in quantità non ancora prevedibili. Considerando la firma di Will Tracy (già sceneggiatore di The Menu e di Succession), la presenza di Hugh Grant, la regia di Stephen Frears, c’è davvero tutto per fare bene.
Quando: Dal 4 marzo. Dove: Sky Atlantic
Supersex
Da semplice star del porno a fenomeno cultural-mediatico, Rocco Siffredi è un nome che conoscono tutti, anche chi non ha mai bazzicato gli scenari piccanti dell’erotismo più spinto. Ora Supersex ricostruisce la vita dell’attore, regista e produttore, che sarà interpretato dal bravissimo Alessandro Borghi. A incuriosire, di questo progetto, non c’è solo l’interesse per il personaggio-Siffredi o per i limiti che Netflix sceglierà o meno di superare per raccontare la sua vicenda. A colpire sono state anche le parole di Siffredi, che ha non esistato a dichiarare che Supersex racconta la sua vicenda con assoluta precisione e fedeltà, con una percentuale molto bassa di scene ed eventi romanzati.
Quando: 6 marzo. Dove: Netflix
The Gentlemen
Guy Ritchie è uno di quei registi cinematografici che si ama o si odia, con una personalità e uno stile così riconoscibili, sa consentirgli di passare rapidamente da grandi successi di pubblico e critica, a prodotti meno riusciti in cui sembra la parodia di se stesso. C’è però inevitabile curiosità per The Gentlemen, versione seriale dell’omonimo film del 2019, con cui Ritchie torna alla serialità dopo moltissimo anni, con in mezzo un’intera carriera. Il film di cinque anni fa serve solo da scenario, non ci sono altri collegamenti: nella serie si racconta la vicenda di un ragazzo (interpretato da Theo James) che eredita dal padre un impero della droga. Aspettiamoci gran ritmo, violenza smaccata e tanto divertimento.
Quando: 7 marzo. Dove: Netflix
Manhunt
Avevamo iniziato con il Giappone del 1600, tanto vale passare dagli Stati Uniti del Diciannovesimo Secolo. È quello che accade con Manhunt, una miniserie in sette episodi, tratta dal libro di James Swanson, che racconta la famosissima morte del Presidente Abramo Lincoln e gli eventi subito successivi, con la caccia all’uomo scatenata nei confronti del suo omicida, John Wilkes Booth. Pur essendo una molto americana, è proprio Hollywood ad averci raccontato, spesso solo indirettamente, questa vicenda politica e criminale, con infinite puntate di sitcom piene di bambini travestiti da Lincoln per Halloween e per le recite scolastiche. Sette episodi di una miniserie con i mezzi tecnici di Apple sono esattamente quello che ci serve per sentirci finalmente al passo con la Storia.
Quando: Dal 15 marzo. Dove: Apple Tv+
3 Body Problem – Il problema dei tre corpi
David Benioff e D.B. Weiss, nel giro di dieci anni, sono passati da essere gli osannati creatori di quel capolavoro di Game of Thrones, agli autori che, secondo molti, hanno rovinato la loro stessa creatura con un’ultima stagione molto sotto le aspettative. Chissà se nella loro mente c’è anche un preciso desiderio di rivincita al momento di mettersi alla guida fi un nuovo adattamento, quella Three Body Problem che parte dalla penna dell’autore cinese Cixin Liu e arriva su Netflix con grandi ambizioni ma, anche, un compito assai gravoso. La storia sarebbe quella del primo incontro degli esseri umani con gli extraterrestri, ma già il primo libro di Liu complica notevolmente la faccenda, allargandosi poi a una saga dal respiro letteralmente secolare. Per chi ha letto i romanzi, le difficoltà di un adattamento del genere sono evidenti, ma la saga offre anche spunto per scenari e sviluppi davvero immaginifici, che qualcuno prima o poi doveva provare a portare sullo schermo.
Tanto vale che ci provino quelli che, fino a poco tempo fa, erano considerati i migliori su piazza. Quando: 21 marzo. Dove: Netflix