Rendete lo spettacolo indimenticabile. Il pubblico è il nostro “avversario”
Negli ultimi tempi abbiamo imparato a dare più di una chance ai giochi di carte collezionabili. Il genere, va detto, non è di quelli che vanno per la maggiore. Eppure si trovano videogiochi notevoli, come l’appena recensito Shadowverse: Champion’s Battle per Nintendo Switch. Oggi, sempre per la console ibrida, andiamo a presentarvi The Amazing American Circus, titolo sviluppato da due software house polacche – KLABATER e Juggler Games – che hanno inscenato un viaggio di una compagnia circense lungo le strade degli Stati Uniti . L’obiettivo è far divertire, stupire il pubblico con trucchi di magia o esibizioni da togliere il fiato. Per farlo, però, le persone sugli spalti vanno trattate alla stregua di nemici, da cui difendersi (piovono spesso pomodori). Scoprite di più nella nostra recensione.
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Con qualche tratto da visual novel, The Amazing American Circus è sviluppato senza troppe fatiche sull’aspetto grafico, mentre il grosso del lavoro è stato fatto sul gameplay e un doppiaggio che fa molto America profonda. Diamo però un contesto: siamo nella cosiddetta Gilded Age, ovvero negli ultimi decenni dell’Ottocento. Non improbabile che abbiate già vissuto a fondo quest’epoca nella saga di Red Dead Redemption. Qui, va da sè, c’è meno libertà di azione, ma sempre quel clima misto tra libertà e ansia di trovare un posto nel mondo.
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Il protagonista di The Amazing American Circus è un signorotto di città che, improvvisamente, scopre di dover fare i conti con un’eredità ingombrante. Il circo di famiglia deve essere portato avanti, ma i nostri affari ci vorrebbero altrove, là dove sta il progresso. Non irresistibile la fase in cui, fulminati sulla via di Damasco, decidiamo di raccogliere la sfida e darci all’avventura circense. Il tutorial iniziale è una prima occasione per capire come gli sviluppatori hanno calato uno spettacolo di pagliacci, acrobati e uomini forzuti in un gioco di carte collezionabili.
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Il videogioco si struttura come se fosse un viaggio in tutta l’America, per tenere gli spettacoli più memorabili grazie a una macchina circense che va costruita pezzo dopo pezzo. Le carte ci serviranno per realizzare i numeri più o meno scontati e ciascuno di questi potrà avere il suo spettatore target, magari quello più annoiato che va tirato su di morale. Ogni giocata ha un costo e infatti è inevitabile chiudere il turno e attendersi una reazione da parte del pubblico: esattamente come se ci trovassimo in un’arena, gli avversari ci possono danneggiare.