Da Spooky Doorway il ritorno a Twin Lakes con il seguito del titolo punta e clicca
The Darkside Detective: A Fumble in the Dark è uno di quei videogiochi che prende ispirazione da una miriade di produzioni cinematografiche e seriali a tema sovrannaturale. Il secondo capitolo, che abbiamo giocato su Nintendo Switch, torna in grande spolvero con il determinatissimo detective McQueen alle prese con una nuova lista di casi, tutti accaduti a Twin Lakes, la classica località dove tutte le stranezze accadono e le persone assumono comportamenti a dir poco bizzarri. Tutto però fa brodo in questo punta e clicca sviluppato da Spooky Doorway: chiedete informazioni a chiunque trovate sullo schermo e leggete tra le righe delle loro considerazioni. Scoprite di più nella nostra recensione di The Darkside Detective: A Fumble in the Dark.
Leggi anche: Beautiful Desolation, su PS4 una distopia davvero esotica
Recensione di The Darkside Detective: A Fumble in the Dark
Tutto ha inizio con una misteriosa sparizione. Nessuno sa più dove si trovi l’ufficiale Dooley e dunque non resta che avviare l’indagini all’interno di uno studio televisivo, dove tra scoiattoli protagonisti di uno show e fantomatici VIP in cerca di fama e gloria, prende il via la nostra avventura. Il gameplay di The Darkside Detective: A Fumble in the Dark non innova di molto e si appoggia sull’abc consolidato del genere, arricchito anche dalla possibilità di sfruttare la funzione touch della console ibrida di Nintendo. Con il cursore possiamo ordinare a McQueen dove andare, con chi parlare e quale oggetto raccogliere.
Leggi anche: Bad Dream: Coma, la next gen è un vero incubo
Tutta la trama – che si snoda su sei casi complessivi da risolvere – si sviluppa con una sceneggiatura che trova un senso nella follia di questo non luogo. Non ci sono aiuti o aiutini e nessuno degli NPC, all’ennesima richiesta di chiacchiera, cambierà di una virgola il proprio copione. Da questo punto di vista potrebbe essere un pelo frustrante, soprattutto per chi è alle prime armi con simili puzzle game. D’altra parte, si sa, la difficoltà aguzza l’ingegno e per procedere nella storia sarà importante ragionare sugli oggetti raccolti.
Leggi anche: Demetrios, su Nintendo un detective improbabile in una Parigi di matti
Pensate fuori dagli schemi
Un tubicino forato e un sacchetto con dentro noccioline possono combinarsi per escogitare una strategia di fuga, ad esempio. Nulla di quello che farete probabilmente avrebbe senso nella vita di tutti giorni, ma è proprio questo un insegnamento di cui fare tesoro e che senz’altro vi aiuterà a pensare fuori dagli schemi.
Leggi anche: Disco Elysium, le bizzarre indagini di un detective strafatto che sente le voci
Per concludere la recensione di The Darkside Detective: A Fumble in the Dark dobbiamo rilevare quanto sulla pixel art sia stato fatto un ottimo lavoro nel ricreare ambientazioni che, per quanto statiche, trasmettono comunque una sensazione di pienezza, davvero piacevole come contorno che arricchisce e caratterizza la storia. In stile retro gaming, ogni scenario di Twin Lakes nasconde indizi e il backtracking sarà fondamentale per capire quale elemento abbiamo tralasciato.