Assistenti robotici, alberi digitali, tablet che camminano, androidi che parcheggiano le macchine. Ecco gli aeroporti più tecnologici del mondo.
Assistenti robotici, alberi digitali, tablet che camminano, androidi che parcheggiano la macchina al posto tuo, e tetti che si montano e smontano come Lego. Sono solo alcune delle novità hitech che puoi incontrare in uno di questi otto aeroporti che tra design, hitech e sostenibilità, meritano la palma dei più innovativi al mondo.
1. Changi Airport (Singapore)
Lo scorso anno ha vinto il titolo di miglior aeroporto al mondo, premiato, soprattutto, per i suoi comfort: i passeggeri possono vedere film, giocare a videogiochi, dormire, tuffarsi in piscina e fare un giro negli spazi verdi interni. Tuttavia, la maggiore attrazione è Social Tree, un albero hitech di 10 metri che trasmette le foto e i video caricati dagli utenti che possono così conservare nell’aeroporto le loro “memorie digitali” per i decenni a seguire.
2. Carrasco International Airport (Uruguay)
Progettato dall’architetto Rafael Viñoly è un esempio di bellezza architettonica ed eco sostenibilità. Nel 2016 ha deciso di ridurre le emissioni di gas e ha installato oltre 4 ettari di pannelli solari che insieme a impianti eolici producono energia sufficiente per tutto l’aeroporto. Alimentati ad energia elettrica i bus che trasportano i passeggeri.
3. Aeroporto di San Jose (California)
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LCD sospesi in aria per un’installazione artistica chiamata “eCloud”. La particolarità? Tegole di policarbonato che mutano colore (da opachi a trasparenti) rispetto alle condizioni climatiche esterne. Uno spettacolo per gli occhi come dimostra il video pubblicato da TechInsider.
4. Edmonton International Airport (Canada)
È il primo a testare veri e propri robot (chiamati Furo) che offrono informazioni e rispondono ai dubbi degli utenti. E di smart ha tutto, perfino i defibrillatori che parlano e ti spiegano come utilizzarli in caso di emergenza. Come l’aeroporto di Carrasco è molto attento alle tematiche ambientali, un sistema di pannelli solari viene usato per riscaldare l’acqua, riciclarla e utilizzarla per innaffiare un muro fatto di piante che purifica l’aria.
5. Indianapolis International Airport (USA)
Anche qui c’è un servizio di assistenza clienti a dir poco originale. Tablet che fanno da testa a robot che indossano la divisa degli addetti dell’aeroporto e si muovono negli spazi. Dall’altra parte dello schermo un assistente in carne e ossa che da remoto ascolta e risponde ai dubbi dei passeggeri. Hitech anche nei parcheggi. Un codice QR ti consente di non dimenticare mai in quale dei lotti (dalla A alla Z) hai messo la macchina. Come? Semplice, avvicini il telefono e ricevi una email con tutte le info. Spazio alla sostenibilità: 3 metri quadri di pannelli solari che forniscono energia a diverse centinaia di case nei dintorni della struttura.
6. Munich Airport (Germania)
Si chiamano Interactive InfoGate counters e sono degli angoli interattivi dove attraverso un servizio di video chat il passeggero può mettersi in contatto con uno dei membri dello staff dell’aeroporto, fare domande, prenotare e stampare biglietti. Disponibile anche il servizio EasyPASS che velocizza le operazioni di check in con il riconoscimento facciale. Il sistema opera un confronto tra il volto del passeggero e la foto sul suo passaporto.
7. Düsseldorf Airport (Germania)
Possiede uno di sistemi di parcheggio più innovativi al mondo. Si chiama Ray for Short ed è il robot che parcheggia al posto tuo. Basta scaricare un’app, lasciare la macchina in un apposito spazio e offrire via un sistema touch screen tutta una serie di info utili, come l’orario di destinazione. Il robot misura le dimensioni del veicolo, lo solleva con un sistema tipo muletto e lo porta nella zona posteriore del parcheggio, dove lo posizionerà in uno dei 249 posti assegnati. Può sollevare fino a 3,3 tonnellate. Poi collegandosi al data system dell’aeroporto, sa quando il passeggero farà ritorno e riporta l’auto nel box di partenza.
8. Kuala Lumpur International Airport (Malesia)
È innovativo soprattutto per la sua struttura modulare. La copertura è fatta di pezzi dalla linea curva che possono essere rimossi e aggiunti sulla base delle necessità dell’aeroporto. Spazi con una fitta vegetazioni della foresta pluviale sono presenti all’interno dell’aeroporto e all’esterno: «Le persone vivono di solito rilassate in un ambiente naturale e stressati in aeroporto. Volevo creare una simbiosi tra due luoghi e stati d’animo. L’idea era di creare una aeroporto in una foresta e una foresta in un aeroporto» spiega l’architetto Kisho Kurokawa a TechInsider.