Clive Palmer, 61 anni, proprietario di Mineralogy e Blue Star Line, membro del Parlamento australiano, ha deciso di ricostruire la copia esatta della nave naufragata nel 1912. Sarà costruita in Cina e, nel 2018, attraverserà il Pacifico per arrivare a Dubai
Difficile non rimanere affascinati dalla storia del Titanic. Soprattutto dopo il successo che hanno avuto le trasposizioni artistiche e cinematografiche. Ma Clive Palmer, 61 anni, proprietario di Mineralogy e Blue Star Line, membro del Parlamento australiano, è andato decisamente oltre. Ha deciso, infatti, di ricostruire la copia esatta della nave naufragata nel 1912, durante il suo viaggio inaugurale.
Il progetto, raccontato in un video della CNN, ha diverse differenze rispetto al transatlantico originale: cambiano la rotta, le tecnologie a bordo (per una migliore e più sicura navigazione) e i costi. Ciò che rimarrà uguale saranno la fisionomia e l’estetica dell’imbarcazione.
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Ricostruire l’atmosfera di un viaggio epocale
La nave verrà costruita dalla ditta cinese CSC Jinling di Jiangsu e costerà circa 435 milioni di dollari. Una cifra ragguardevole se si pensa che l’originale costò dieci volte di meno. Ovviamente questo è dovuto soprattutto a materiali più resistenti e tecnologie di navigazione più sofisticate. Il Titanic II avrà 10 ponti e peserà 56mila tonnellate; sarà lungo 269.15 metri, largo 32.2 metri e alto 53.3 metri.
Una stazza inferiore rispetto ai giganteschi transatlantici che oggi solcano mari e oceani.
Aumenteranno il numero di posti disponibili per i viaggiatori (da 1187 a 2700) che potranno sistemarsi in cabine, divise per classi, fedelmente ricostruite. Non mancheranno fasti e svaghi che cercheranno di rievocare l’atmosfera di inizio ‘900: «Vorrei che i passeggeri a bordo indossassero abiti d’epoca. Noi serviremo anche menù identici a quelli serviti nel 1912».
Una rotta diversa
Palmer aveva già annunciato, nel 2012, di voler replicare il tragitto originale, da Southampton a New York. Il viaggio sarebbe dovuto completarsi nel 2016 ma poi diverse complicanze fecero sfumare quel primo tentativo. Così, rimescolate le carte, ha deciso di cambiare tutto. Il Titanic II solcherà dalla Cina per arrivare a Dubai. Pacifico e non Atlantico. Una rotta che disegna, come allora, ricchezza e privilegi.
Insensibilità o semplicemente un affare?
Il progetto, com’era prevedibile, ha generato diverse critiche. I parenti delle circa 1.500 vittime del naufragio hanno sottolineato la mancanza di sensibilità e rispetto per una tragedia che ha sconvolto il mondo intero. Eppure, nonostante questo, pare che già moltissimi appassionati abbiano offerto ingenti somme per ottenere un biglietto per il viaggio inaugurale del nuovo Titanic. Vedremo se stavolta all’annuncio seguiranno anche i fatti. Per i più curiosi, qui c’è un video (parecchio lungo) che spiega l’intero progetto:
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