Il neopresidente USA Donald Trump vuole riscrivere non solo la cartina geografica, ma anche il calendario, adeguandolo a quanto previsto dalle politiche su diversità, equità ed inclusione (DEI) negli ambienti pubblici e privati del Paese. Via, quindi, alcune celebrazioni storiche come il Black History Month, il Women’s History Month, il Pride Month, il People Month, il Jewish Heritage Month, l’Holocaust Remembrance Day e l’Hispanic Heritage Month. E così come accaduto per le carte geografiche, Google si è subito adeguata. Scopriamo come.
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Google toglie le feste dall’app
Google non ha perso tempo e ha immediatamente provveduto a eliminare queste ricorrenze dall’app Calendar. Una decisione che sembra essere indipendente dagli ordini esecutivi di Trump, ma che, considerate le tempistiche con cui sono state apportate le ultime novità – il processo è iniziato mesi fa, ma è stato perfezionato solo ora – lasciano il dubbio che un legame tra la nuova presidenza e la “semplificazione del calendario” possa esserci.
Un Platinum Product Expert ha spiegato al Guardian le motivazioni fornite da Google. Tra queste:
- le festività indicate su Calendar sono solo quelle classificate su timeanddate.com;
- le festività sono state standardizzate nel 2024;
- è possibile aggiungere festività manualmente iscrivendosi ad un calendario di terze parti, importando o creando un evento.
Google ha garantito che nulla cambierà nei Doodle o su altri prodotti dell’azienda: su YouTube Music, ad esempio, si continuerà a curare la playlist del Black History Month.