Da Anotherway un titolo nato durante il lockdown
I videogiochi servono anche a farci tornare bambini, a ricoprire l’ebbrezza di una corsa spensierata, di un’avventura contro mostri spaventosi e, perché no?, anche della grinta adolescenziale. Con Unplugged, titolo disponibile per chi possiede un Oculus Quest o un Oculus Quest 2 (l’abbiamo provato su quest’ultimo), gli sviluppatori di Anotherway hanno fatto evolvere il gameplay di Guitar Hero in una versione ancora più immaginifica: non servono device ingombranti e neppure i controller, bastano le nostre mani per afferrare il plettro, aggiustarsi la chitarra nella posizione più comoda e iniziare a spaccare col rock pesante.
Unplugged: un palco comodo in salotto
Fare pratica con le melodie dei Clash è tanta roba, ma prima che iniziate a dare di matto meglio fornirvi qualche consiglio. Per divertirsi con Unplugged è seriamente consigliabile stare in piedi (non si è mai vista un rockstar in poltrona…), liberare il vostro salotto, far sì che la stanza sia luminosa e rimboccarvi letteralmente le maniche, così che il visore riesca a tracciare al meglio le mani. Queste sono le premesse, che vi conducono al tutorial, nel quale sarete seguiti niente poco di meno che da Satchel, il chitarrista degli Steel Panther.
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Lo incontriamo nella nostra cameretta, che parla da un poster animato in un’atmosfera da high-school con una stanza non proprio in disordine, ma quasi. Di certo qui non dorme un ballerino di danza classica. Anche se siete esperti della sagaGuitar Hero vi suggeriamo di prendervi qualche minuto per far pratica: Satchel è un tipo simpatico, che sa incoraggiare con le buone e le cattive.
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Sono tre i gradi di difficoltà in Unplugged e il repertorio vanta non troppe canzoni (20 brani). Per il prezzo di listino (poco più di 20 euro) ci si potrebbe aspettare qualcosa di più, ma diamo comunque fiducia agli sviluppatori che magari ci regaleranno novità nei prossimi mesi. Esiste soltanto la possibilità di giocare in single player e, una volta iniziato un concerto, ci sarà anche un misuratore della vostra bravura (una sorta di tachimetro), lì pronto a emettere la sentenza. Se sarete bravi potrete continuare a far esplodere la folla, se invece le cose non vanno bene sappiate che c’è un limite alla decenza e verrete scaraventati nel menu di partenza.
Ma come è suonare una chitarra virtuale in Unplugged? Partiamo col dire che il concept di questo videogioco è stato partorito durante il primo lockdown del 2020, quando il mondo della musica e dello spettacolo stava iniziando il suo lungo periodo di digiuno dagli eventi fisici. Gli sviluppatori ci hanno messo tutta la propria creatività per farci vivere un’esperienza immersiva: usare le mani soltanto, senza l’ingombro dei controller, dà libero sfogo alla nostra anima rock e rappresenta il vero plus del titolo. Come rhythm game Unplugged è piacevole e divertente, anche se la tastiera che ci dirà in che punto del manico effettuare l’accordo con un colpo di plettro resterà fissa in basso, con il nostro sguardo. Il videogioco di Oculus non vi farà vedere folle oceaniche di fronte a voi, ma contesti arcade non troppo elaborati.