Da IIDEA gli ultimi dati sul mondo gaming nel nostro paese
Se da una parte i numeri sono molto positivi per l’ecosistema gaming in Italia, dall’altra queste cifre non sorprendono visto che tutto il mondo, da oltre un anno, sta assistendo alla crescita esponenziale dei videogiochi. Nintendo ha registrato crescite record lo scorso anno (chiudendo il primo semestre con un incremento del 73% sulle vendite), Sony e Microsoft hanno battezzato la next gen e tantissime software house indipendenti hanno beneficiato di una condizione senza precedenti. Mezzo mondo chiuso in casa ha significato, in altre parole, un’occasione storica per l’industria dell’intrattenimento videoludico. L’ultimo report di IIDEA, quella che più volte abbiamo chiamato la Confindustria del gaming italiano, ha rilevato che lungo lo stivale le vendite sul fronte software hanno registrato un giro d’affari di 1,7 miliardi di euro (+24,8% rispetto al 2019). Nel complesso la performance dell’intero settore è cresciuta del 21,9% rispetto alla precedente rilevazione, con un giro d’affari di 2 miliardi e 179 milioni di euro.
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Videogiochi: molto più che divertimento
Periodicamente la fotografia dei report di IIDEA restituisce una panoramica sull’universo gaming in Italia, composto non soltanto da nerd appassionati che si divertono ore e ore davanti a PC, console e smartphone, ma anche da gamer occasionali che, magari, proprio nei mesi scorsi hanno passato molto più tempo sulla propria isola di Animal Crossing: New Horizons, oppure a scoprire l’ultimo tripla A di casa Sony. «Il 2020 – ha dichiarato Marco Saletta, Presidente di IIDEA – ha segnato un punto di svolta anche nella percezione sociale e culturale del medium e ha portato con sé una più ampia comprensione da parte dell’opinione pubblica delle potenzialità del videogioco come strumento di socialità e apprendimento». Più e più volte siamo tornati su questi aspetti, presentandovi titoli che facevano divertire, riflettere e commuovere i giocatori.
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Profilo gamer
Il rapporto di IIDEA presentato poche ore fa non rileva grossi cambiamenti nel numero complessivo di videogiocatori censiti in Italia: il dato di 16,7 milioni di persone, ovvero il 38% della popolazione italiana compresa tra i 6 e i 64 anni, è sostanzialmente in linea con quello della precedente edizione. Per quanto riguarda le piattaforme di gioco più utilizzate smartphone e tablet vanno per la maggiore, con oltre 10,6 milioni di videogiocatori italiani che li utilizzano. Seguono i PC con 7,2 milioni di persone e le console con 6,7 milioni.
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Tra i dati in crescita c’è anche quello delle ore medie che gli italiani hanno trascorso videogiocando. Nel 2020 si è arrivati a otto ore a settimana, oltre mezz’ora in più rispetto alla rilevazione precedente. «Dai nostri dati – ha aggiunto Eduardo Mena, Research Director di IPSOS – emerge in particolare come i videogiochi abbiano avuto un impatto positivo sulla vita delle persone, che grazie a questa forma di intrattenimento hanno mantenuto relazioni a distanza, superato solitudine e ansia, e più in generale vissuto tramite il gioco grandi e piccoli momenti di felicità».