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Un gioco da tavolo per scoprire la vita e i traguardi di 28 figure femminili. Non chiedete se hanno gli occhiali o i capelli biondi. Basatevi sui loro successi
“Ha vinto un premio Nobel?”, “Era per caso una scienziata?”. Questo è il genere di domande che possono fare i giocatori di Who’s She?, un nuova versione del classico Indovina chi?, dove non si vince scoprendo che colore di capelli ha un personaggio, se ha i baffi o gli occhiali. “Indovina la loro identità in base ai risultati che hanno ottenuto, non al loro aspetto fisico”, si legge su Kickstarter, la piattaforma di crowdfunding dove il progetto di questo gioco ha raccolto più di mezzo milione di euro da quasi 7mila sostenitori nel 2018. L’idea è stata di Zuzia Kozerska-Girard, CEO di Playeress, una startup di Varsavia. Se siete già convinti di comprarlo, trovate tutte le informazioni sul sito ufficiale.
Come si gioca a Who’s She?
Disponibile anche in italiano, Who’s She? è un gioco da tavolo con 28 carte biografiche sulle altrettante protagoniste da scoprire e, perché no?, conoscere per farsi ispirare. Come il tradizionale Indovina chi? i due giocatori hanno a disposizione un tabellone ciascuno, su cui sono fissati i ritratti ad acquerello delle donne che hanno fatto la storia. Uno di fronte all’altro, gli sfidanti devono mettersi alla prova per scoprire chi si nasconde dietro alle varie tessere.
Contano i risultati
L’obiettivo di Who’s She? è quello di far conoscere a grandi e piccini la vita e le opere di 28 donne straordinarie. Come la pittrice Frida Kahlo, così iconica e geniale, o il premio Nobel per la Pace Malala, la ragazza pakistana colpita da un proiettile perché aveva scelto di andare a scuola in un paese che scoraggia e ostacola l’istruzione femminile. Le protagoniste di Who’s She? sono anche campionesse dello sport come Serena Williams, la tennista statunitense che molti considerano la migliore di tutti i tempi. E poteva mancare J.K Rowling, la donna che ha creato la saga di Harry Potter?
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L’artista Daria Gołąb ha realizzato a mano tutti i 28 ritratti delle donne di Who’s She? e, grazie a un laser di precisione, è stato possibile tagliare il legno di betulla del tabellone per formare le tessere. Una scelta costata impegno e grande abilità. Ma qual è stata la parte più difficile per Zuzia? «Aver dovuto scegliere soltanto 28 donne tra centinaia», ha confessato. Anche in Italia sono tantissime le donne che stanno raggiungendo e hanno già raggiunto importanti traguardi. E su Startupitalia continueremo a raccontarvi le loro storie.