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Perché Tesla ha venduto buona parte dei suoi Bitcoin?

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La società ne ha ricavato 936 milioni di dollari. Ma per Musk non è un atto di accusa alla criptovaluta più famosa

La società ne ha ricavato 936 milioni di dollari. Ma per Musk non è un atto di accusa alla criptovaluta più famosa

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Alessandro Di Stefano
21 lug 2022

Tesla, la società di automotive guidata da Elon Musk, ha annunciato di aver venduto il 75% dei propri Bitcoin. Come si legge sulla stampa e come ha spiegato l’azienda stessa nella lettera agli azionisti in occasione della presentazione dei dati della seconda trimestrale, le regioni sarebbero imputabili anche alle preoccupazioni rispetto a un prossimo ipotetico lockdown in Cina. Da tempo l’uomo più ricco del mondo ha espresso i propri timori – «super bad feeling», così si è espresso – rispetto all’economia globale, messa in crisi da due anni di pandemia, problemi alla supply chain ed effetti della guerra in Ucraina. Proprio per questo la vendita di buona parte dei Bitcoin acquistati a cominciare dal febbraio 2021 (1,5 miliardi di dollari investiti all’epoca) rientrerebbe nei piani dell’azienda per avere più liquidità possibile. Dall’operazione, già conclusa, Tesla ha infatti ottenuto 936 milioni di dollari.

Appassionato di criptovalute e uno delle figure più influenti dell’ecosistema, Elon Musk ha spiegato che la vendita di Bitcoin da parte di Tesla non punta a screditare la criptovaluta più famosa, già messa a dura prova da mesi (il suo valore è crollato rispetto all’anno scorso, quando fu toccato l’all time high a 68,990.90 dollari). Al momento Bitcoin vale poco più di 22mila dollari. Non è l’unica operazione con cui l’azienda ha deciso di fronteggiare le tante crisi in atto: anche Tesla, infatti, ha annunciato un piano di licenziamenti del 10% della forza lavoro.

Se poco dopo l’operazione del febbraio 2021, con cui Tesla aveva investito 1,5 miliardi di dollari in Bitcoin, lo stesso Musk aveva suggerito che presto le persone avrebbero potuto acquistare le sue auto elettriche comprando in criptovaluta, poco dopo è arrivato uno stop. Secondo l’imprenditore, prima di attuare una politica simile per gli acquisti si sarebbero dovute risolvere le questioni legate al presunto inquinamento di Bitcoin attraverso le attività di mining. Come si legge su Decrypt non è improbabile che Tesla possa ritornare a investirci.

Tags: #BITCOIN #TESLA
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