Più di un magazine, più di una community. Dal 2012 raccontiamo l’ecosistema italiano delle startup e le nuove frontiere dell’innovazione.
StartupItalia è una testata registrata presso il tribunale di Roma n. 167/2012.
La lista dei giornalisti di StartupItalia. Direttore: Giampaolo Colletti. Caporedattore: Carlo Terzano. In Redazione: Alessandro Di Stefano e Chiara Buratti. Seguono anche i collaboratori esterni.
Joe Weston è un formatore internazionale, autore, speaker, consulente, coach. Con una carriera di più di 30 anni nella prevenzione dei conflitti, nella leadership, nella gestione dello stress e nella comunicazione, è un facilitatore molto noto per individui, aziende, agenzie governative e organizzazioni non profit in tutto il mondo. Nel 2020, ha fondato il Fierce Civility Project, un'organizzazione senza scopo di lucro che porta avanti la sua metodologia.
Lella Mazzoli, professore emerito di Sociologia della Comunicazione dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo È fondatrice del LaRiCA (Laboratorio di Ricerca sulla Comunicazione Avanzata) e direttrice dell’Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino.
Ha fondato e dirige con Giorgio Zanchini il Festival del giornalismo culturale. Tra le sue pubblicazioni Cross-news. L’informazione dai talk show ai social media (Codice 2013), Il patchwork mediale. Comunicazione e informazione fra media tradizionali e media digitali (Franco Angeli 2017).
Con Zanchini ha scritto Utopie. Percorsi per immaginare il futuro (Codice Edizioni, 2012) e Info Cult. Nuovi scenari di produzione e uso dell’informazione culturale (Franco Angeli, 2015).
Con Paolo di Paolo e Piero Dorfles, ha firmato il secondo libro della collana #fgcult-informazione culturale Leggo, dunque sono. Almeno credo (Aras Edizioni). Nello stesso anno ha pubblicato con Enrico Menduni Sembrava solo un’influenza. Scenari e conseguenze di un disastro annunciato (Franco Angeli).
Si occupa di comunicazione in diversi contesti sociali e culturali e partecipa come esperta a trasmissioni radiofoniche e televisive.
Docente di Psicobiologia all’Università di Parma, Ardizzi ci guida (con leggerezza e ironia) tra i meccanismi profondi della nostra mente, svelando come ogni strumento da noi concepito – dal primo sasso scheggiato ai visori virtuali – non sia solo un oggetto esterno, ma una vera e propria protesi del pensiero. E spiegandoci, strada facendo, come il nostro cervello si evolva quando utilizziamo una tecnologia inventata dalla nostra stessa mente.
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